Ccib è una Camera mista il cui obiettivo è fornire agli operatori economici italiani e brasiliani, informazioni, consulenza ed assistenza. Legalmente riconosciuta dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy Ccib è registrata nell’elenco delle Camere di Commercio italo estere o estere in Italia,
La Camera di Commercio Italo Brasiliana di Milano, che quest’anno celebra il 70° anno di attività, ha come ruolo principale il sostegno delle imprese italiane nelle loro azioni d’internazionalizzazione verso il Brasile, in aggiunta fornisce alle imprese italiane adeguati servizi perché possano valutare, con conoscenze opportune, le loro azioni verso il Brasile per favorire, in ogni forma, le collaborazioni tra le due comunità economiche ed istituzionali, utilizzando, caso per caso, le azioni che occorrono favorire gli scambi tra queste diverse culture economiche.
Abbiamo intervistato il Presidente di Ccib, Luciano Feletto.
Investire in Brasile, vantaggi e attenzione, che cosa consiglia la Camera di Commercio Italo Brasiliana?
L’Azienda che intende approcciare il Brasile quale partner commerciale o produttivo, prima di investire risorse, deve avere due tipi di attenzioni ovvero, pensare al Brasile come mercato di consumo, conseguentemente, creare strutture, commerciali o produttive adeguate ad una stabilità socio economica dell’investimento; pensare al Brasile quale piattaforma Internazionale, poiché anche grazie ai Gruppi Economici del quale è membro: Mercosur – Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay – e Paesi aggregati, dove esiste un mercato di libero scambio interno; Brics – Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa – più i Paesi aggregati Argentina, Emirati Arabi, Iran e Arabia Saudita, i quali, insieme rappresentano il 25% del Pil globale ed il 40% della popolazione mondiale. Compreso che il mercato di consumo rappresentato dal Brasile è una piattaforma internazionale, questa opportunità, dovrebbe trovare le adeguate attenzioni e cautele da parte di quegli operatori e Aziende che intendono valutare concretamente investimenti, ove spesso, si agisce o si pensa con concetti “locali o limitati”.
Il settore finanziario in Brasile, supporta le imprese investitrici?
Quando si parla di investimenti in Brasile, è opportuno precisare che per il sistema Brasile, l’”investimento da sostenere” sono quelle attività industriali di produzione o assemblaggio in loco, le quali, in situazioni diverse tra i 27 Stati che compongono la Federazione Brasiliana, esistono concreti sostegni finanziari Federali, ma anche, Stati e leggi speciali che sostengono iniziative industriali che apportino innovazione ed occupazione, con incentivi fiscali a finanziari speciali.
La risposta quindi è positiva, esistono sostegni finanziari, ma anche in questo caso, esiste frequentemente il concetto che questo sia “facile o impossibile da ottenere”, due estremi di valutazione superficiali derivanti da scarsa conoscenza del territorio e delle sue leggi, ed ancora più abituale, basando valutazioni strategiche su informazioni sommarie ed approcci con soggetti poco attendibili ed informati sulle singole possibilità, e sulle dimensioni del Continente Federale Brasiliano.
Il Brasile ha collocato al centro della propria agenda la transizione energetica e il cambiamento climatico. Dal G20 di Rio de Janeiro, sono emerse nuove opportunità di investimento in questo settore?
Transizione energetica in Brasile, tema di grande importanza a livello Mondiale, conseguentemente dibattuto anche in forma generalizzata, come se la problematica fosse uguale in tutti i Paesi, ma riguardo il Brasile è un errore di valutazione generale, poiché rappresenta la seguente situazione: il 95% della propria energia elettrica è green (idroelettrica ed eolica); il sistema automotive è in parte green da decenni, poiché strutturalmente organizzato con produzione di automobili predisposte per l’utilizzo sia della benzina che dell’alcool prodotto dalla canna da zucchero, quindi green; dopo la CoP 27 del 2022 in Arabia Saudita, per coordinare un’azione forte ed organizzata a sostegno di una transizione green più forte, 21 dei 27 Stati brasiliani hanno fondato un Consorzio che ne coordini le iniziative.
Visti gli insuccessi conclamatici a livello Cee su un green generico e generalizzato, possiamo affermare che in generale il Brasile è molto più avanti di molti Paesi sviluppati, anche se le sue dimensioni continentali, ne riducono spesso gli sforzi e l’efficacia reale.
Investimenti e commesse ottenute da aziende italiane in Brasile negli ultimi tre anni, ammontano complessivamente a circa 30 miliardi di Euro, siamo sempre un Paese grande investitore in Brasile?
Vero anche che nei grandi numeri ci sono grandi Gruppi, ove in Brasile l’Italia è rappresentata da importanti eccellenze insieme ad altre meno note, dall’altro ci sono grandi spazi ed opportunità in alcuni settori delle eccellenze italiane delle PMI, quali: indotto dell’automotivo (il sistema importa ancora circa il 45% dei suoi componenti); agroalimentare di sistema (macchinari e prodotti di qualità); tecnologie e Know How nei settori dei grandi lavori; indotto del sistema Oil & Gas; tecnologie ed attrezzature per lo sviluppo green per l’energia e trattamenti dei rifiuti.
Per le ragioni esposte in precedenza, le aziende percepiscono che il Brasile è una reale piattaforma di libero mercato internazionale, ma di fatto, preferiscono spesso altri mercati anche se meno promettenti o più complessi, questo sempre dovuto a valutazioni piuttosto generiche e superficiali della situazione del Paese (cultura, leggi, regole e dimensioni territorio), non comparabile ad altre realtà, ma un Paese libero che permette assoluta autonomia alle imprese.
Quali progetti di Ccib per il 2025?
A sostegno di quelle realtà economiche che comprendono i valori del nostro lavoro, visto che quest’anno abbiamo raggiunto l’importante traguardo del 70° di attività, continueremo con la linea della sempre maggiore informazione e supporti anche nel 2025, e sosterremo una serie di iniziative su linee direttrici innovative, atte a fornire alle aziende sempre maggiori informazioni preventive e consulenze operative globali in tempo reale, attraverso l’ampliamento del nostro “Sportello Virtuale gratuito” a disposizione di tutti gli operatori interessati e di Organizzazioni con noi in collaborazione; l’Organizzazione di eventi (seminari e tavole rotonde) Brasile, anche con altri partner, su temi mirati, basati alle richieste che ci pervengono giornalmente; la ricezione di delegazioni di Imprenditori brasiliani del settore ortofrutticolo, interessati a partecipare a fiere di settore per scambi commerciali sulle rispettive eccellenze brasiliane ed italiane; aggiornamenti quotidiani attraverso Linkedin, su temi economici e di grande attualità socio economica del Brasile.
Il nostro più importante progetto del 2025 sarà tentare di comprendere al meglio le esigenze reali delle Aziende, tramutarle in operatività, per permettere a queste di operare scelte economicamente e strategicamente utili al loro sviluppo internazionale, crescendo in Italia.
C.V.
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