“La sfida del sistema paese da realizzare con queste ingenti risorse sarà di consentire la revisione dei processi produttivi in tutti i settori, anche i più tradizionali, e da parte di tutte le imprese di qualunque dimensione e per fare questo la strategia di politica industriale punta molto sul trasferimento di conoscenze, tecnologie e sulla digitalizzazione delle imprese. Progetti come i partenariati estesi, o i centri di trasferimento tecnologico finanziati dal MIMIT, hanno un ruolo fondamentale e lo avranno sempre più nell’accompagnare le imprese nei processi di transizione verde e digitale” lo afferma Valentino Valentini, vice ministro delle Imprese e del Made in Italy durante il suo intervento all’Abruzzo Economy Summit.
“In un contesto globale sempre più dinamico e competitivo – sottolinea Valentini – l’Italia deve affrontare una serie di sfide per accrescere la propria competitività internazionale. L’integrazione tra innovazione, sostenibilità e internazionalizzazione è cruciale per valorizzare i settori chiave del Paese, mantenendo al contempo la sicurezza economica e il benessere della società. Il consolidamento della competitività richiede investimenti su strumenti in grado di affrontare la duplice transizione verde e digitale, la necessità di garantire sicurezza economica, autonomia energetica e resilienza nell’approvvigionamento di materie critiche, nonché una chiara e lungimirante strategia per l’attrazione di investimenti esteri”. In particolare, ricorda, “uno dei pilastri della competitività italiana è il settore manifatturiero, strategico per il nostro paese con una lunga tradizione in comparti come la meccanica, la robotica e l’automotive, ai quali si aggiungono il settore farmaceutico e biotecnologico, dove l’industria farmaceutica è in crescita con importanti centri di ricerca. L’industria aerospaziale e della difesa rappresentano eccellenze a livello globale, grazie all’alta qualità e all’innovazione che contraddistinguono le nostre aziende. Questi sono i settori strategici sui quali puntare per rafforzare l’economia italiana e migliorare la sua competitività sui mercati globali, specialmente se sostenuti da politiche volte ad investire in innovazione e sostenibilità. È in questa direzione che vanno le politiche del Mimit”.
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