A margine delle iniziative organizzate per l’arrivo della nave Amerigo Vespucci a Singapore, i vertici della Camera di Commercio Italiana e una rappresentanza delle principali imprese italiane presenti nella Città Stato di Singapore, hanno incontrato il Vice Presidente di Confindustria con delega all’export e all’attrazione investimenti Barbara Cimmino.
L’incontro ha permesso ai rappresentanti delle imprese italiane di condividere con la Vice Presidente Cimmino le attività svolte dalle imprese nella Regione, le prospettive di crescita del Sud Est Asiatico, e valutare possibili singergie future.
A margine dell’evento è stato firmato un accordo tra la Camera di Commercio Italiana a Singapore e Confindustria, finalizzato alla collaborazione delle due Associazioni nell’Area Asean(Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico), che include, oltre a Singapore, gli Stati di Indonesia, Filippine, Malaysia, Thailandia, Vietnam, Laos, Myanmar, Cambogia.
Barbara Cimmino, Vice Presidente Confindustria con delega all’export e all’attrazione investimenti, ha affermato: “A seguito della presentazione presso il Villaggio Italia del Rapporto aggiornato ‘Esporare la Dolce Vita’ sul potenziale export aggiuntivo che le imprese italiane nei settori dei beni finali di consumo (Bbf) possono cogliere nel panorama internazionale, oggi, con le imprese coinvolte alla Tavola Rotonda, abbiamo avuto l’occasione di approfondire il dettaglio del potenziale specifico a Singapore per ciascun settore. Laddove il totale delle esportazioni dall’Italia di Bbf nel 2023 è di €750 milioni, il potenziale calcolato è pari a 1 miliardo di euro, con alimentare e bevande, chimica e farmaceutica, legno arredo, pelletteria e abbigliamento che spiccano quali principali settori per potenziale. Attraverso questo accordo, oggi rafforziamo una collaborazione già attiva da diversi anni per sostenere in maniera strutturata lo sviluppo delle relazioni economico e commerciali tra Italia, Singapore e i paesi della Regione Asean. Un passo concreto verso l’obiettivo di incrementare la presenza delle imprese italiane nei Paesi ad alto potenziale individuati dal Rapporto del Centro Studi”.