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Agenzia Ice: esportazioni italiane nel primo semestre 2024, andamenti differenziati tra le varie regioni

Nei primi 6 mesi dell’anno, le esportazioni italiane hanno registrato una contrazione dell’1,1% rispetto allo stesso periodo 2023. La dinamica complessiva è dovuta da andamenti negativi diffusi, ma differenziati tra le varie regioni. 

Nel Nord Ovest, la Liguria ha subito un forte calo del -26,3%, principalmente a causa della riduzione delle esportazioni nel settore della cantieristica navale, dopo un anno precedente caratterizzato da grandi commesse verso gli Stati Uniti. Anche il Piemonte ha visto una diminuzione delle esportazioni (-4,6%), principalmente per la flessione del settore automobilistico, con un calo significativo verso Germania e Francia. La Lombardia ha registrato una riduzione più contenuta (-1,6%), grazie alla diversificazione industriale, anche se la meccanica e la metallurgia hanno sofferto, mentre l’Ict e il settore alimentari e bevande hanno avuto buone performance.

Nel Nord Est, il Trentino-Alto Adige ha registrato una crescita significativa (+5,8%) grazie alle esportazioni di apparecchi elettrici verso l’Europa, mentre il Friuli-Venezia Giulia ha visto un incremento del 3,7% grazie alle esportazioni di navi e imbarcazioni, con commesse da Stati Uniti e Regno Unito. L’Emilia-Romagna ha visto una flessione modesta (-1,4%) dovuta principalmente alla riduzione delle esportazioni di macchinari, ma con buoni risultati nei settori automobilistico e alimentare. Il Veneto ha registrato una diminuzione delle esportazioni (-3,5%) per via dei cali nella metallurgia e nella meccanica, in particolare verso la Germania.

Nel Centro Italia, la regione delle Marche ha subito una drastica riduzione delle esportazioni (-41,3%), principalmente a causa del calo delle vendite di medicinali verso Belgio e Cina, mentre il Lazio ha registrato una crescita delle esportazioni (+6,7%) grazie al settore farmaceutico. L’Umbria ha visto un incremento delle esportazioni (+6,8%), sostenuto principalmente da abbigliamento, alimentari e autoveicoli. La Toscana ha registrato un aumento delle esportazioni (+8,7%), spinto dai prodotti farmaceutici verso gli Stati Uniti e da una forte domanda di oro dalla Turchia.

Nel Mezzogiorno, la Campania ha visto una crescita significativa (+8,8%), trainata dalle esportazioni di prodotti farmaceutici verso la Svizzera. Anche l’Abruzzo ha registrato un incremento (+2,1%) grazie al settore farmaceutico. La Puglia ha subito una lieve contrazione (-1,3%), legata principalmente all’industria chimica, metallurgia e estrattiva, sebbene l’alimentare e la meccanica abbiano mostrato performance positive. La Basilicata ha visto un forte calo delle esportazioni (-40,9%) a causa della crisi dell’industria automobilistica. Le regioni insulari hanno registrato andamenti positivi, con la Sardegna che ha visto una crescita del +18,8% grazie alla raffinazione petrolifera e la Sicilia un incremento del +1,8% grazie agli apparecchi elettrici. La Calabria ha registrato un aumento significativo del +18% grazie ai prodotti alimentari e chimici, mentre il Molise una crescita del +14,2%, principalmente legata all’industria automobilistica.

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