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Agricoltura come bene comune, ovvero basata sul concetto di condivisione

Indagine di Eurispes in collaborazione con Confagricoltura.

L’agricoltura torna alla luce dei riflettori come problema, “issue” che genera numerose domande in una economia globale sempre più interconnessa e dipendente. La ricerca, partendo dall’assunto di “agricoltura come bene comune”, si è posta due obiettivi: esplorare il significato contemporaneo del concetto di bene comune, in generale e nello specifico dell’associazione all’agricoltura; misurare la percezione dell’agricoltura come bene comune nelle dimensioni principali.

Dall’indagine emerge in particolare che “natura” è la parola più associata all’agricoltura (65,5%), seguita da “cibo” (60,9%). “Paesaggio”, “patrimonio” e “tradizioni” sono state scelte, ciascuna, da circa il 35% dei rispondenti. “Ricchezza” invece è stata selezionata solo dal 15,8%. Tra le percezioni negative, lo “sfruttamento del lavoro” e i “pesticidi” sono stati scelti come parola-chiave da più della metà del campione.

Per gli italiani l’agricoltura soprattutto insegna valori importanti in particolare ai giovani (77,3%), rende possibile a tutti l’accesso al cibo di qualità (76,6%) ed è rilevante nel definire l’identità del Paese (73,3%).

L’agricoltura è considerata una parte fondamentale dell’economia da circa l’86% degli italiani, ma non genera molti posti di lavoro per il 53,6%, e non è ritenuta moderna e innovativa nel 43% dei casi. il miglioramento della produttività delle terre coltivate e la preservazione del paesaggio vengono indicati come gli obiettivi più importanti da raggiungere. il contrasto al cambiamento climatico occupa, invece, solo la terza posizione.

È possibile visualizzare, previa iscrizione al sito, la ricerca al link bit.ly/3DiedBy

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