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Agricoltura sostenibile, una sfida globale in epoca di dazi. Le iniziative del Brasile

Il Brasile gioca le sue carte  all’indomani dell’introduzione dei dazi da parte dell’Amministrazione Trump, facendo leva sull’accordo di libero scambio firmato fra Unione Europea e il Mercosur.

L’Ambasciata del Brasile in Italia ha, infatti, organizzato nella propria sede di Roma, un seminario per discutere di agricoltura sostenibile. L’evento è stato realizzato con la collaborazione dell’Agenzia Brasiliana per la Promozione del Commercio e degli Investimenti (Apex-Brasil) e ha riunito relatori provenienti dalle istituzioni e dalle principali associazioni di settore brasiliane, dell’Unione Europea e italiane per un confronto  sulle crescenti sfide globali legate alla sostenibilità e alla sicurezza alimentare.

L’ambasciatore brasiliano in Italia, Renato Mosca de Souza ha fatto gli onori di casa.

L’eventoBrasile e Italia – Dialogo sull’agricoltura sostenibile: la scienza per nutrire il mondo” si è svolto nel momento in cui venivano applicati i nuovi dazi da parte degli Stati Uniti ed è stato un’occasione per chiedersi se l’Europa deve guardare altrove, magari al Mercosur.  Il Brasile è il terzo esportatore di cibo al mondo, e ha dimostrato un grande spirito imprenditoriale nella ricerca di tecniche agricole nuove e più sostenibili.

Il seminario di Roma è quindi stato un’importante occasione per favorire il dialogo e la collaborazione tra istituzioni, associazioni di settore e imprese di entrambi i Paesi. Lo sharing di esperienze, best practices e soluzioni innovative è infatti cruciale per tracciare il percorso verso un’agricoltura che possa soddisfare le esigenze alimentari del futuro.

L’accordo di libero scambio

Il 6 dicembre 2024, dopo oltre vent’anni di negoziati, l’Unione Europea e il Mercosur hanno firmato un accordo di libero scambio destinato a creare una delle più vaste aree economiche integrate a livello globale.

L’Accordo mira a eliminare e ridurre i dazi su oltre il 90% delle importazioni, oltre a prevedere numerose disposizioni a salvaguardia dell’ambiente. La Commissione europea e i quattro paesi del Mercosur, Brasile, Argentina Paraguay e Uruguay  hanno concluso i negoziati per un innovativo accordo di partenariato.

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