Gli impianti agrivoltaici sono una realtà affermata in Italia, se ne contano quasi 1,6 milioni. Ma la diffusione di questi sistemi per la produzione di energia è destinata a diventare più capillare grazie agli incentivi previsti dal Pnrr, che ha messo a disposizione 1,1 miliardi.
Un mese fa si è chiuso il bando per accedere ai benefici previsti. Le domande – per un totale di 920 milioni – sono arrivate soprattutto (56%) dalle regioni del Mezzogiorno.
Durante un incontro organizzato a Eima si è voluto rispondere alle tante domande che si pongono gli imprenditori agricoli. “Dobbiamo capire tutti gli effetti dell’agrivoltaico sulle colture, sul microclima, sulla temperatura del suolo e comprendere pienamente la loro utilità”, ha spiegato Nicola Colonna, dirigente di ricerca Enea, chiamato a illustrare le differenti tipologie di impianti in relazione alle colture tipiche dell’Italia. Tra i relatori, Alberto Assirelli, dirigente di ricerca Crea, che ha illustrato le interazioni potenziali tra le macchine e gli impianti, e Danilo Monarca, docente di meccanica agraria all’Università della Tuscia, che si è soffermato sul tema della sicurezza e della formazione per gli operatori.