Continua l’impegno dell’Ambasciata d’Italia a Tbilisi per il rafforzamento della cooperazione tra Italia e Georgia nel settore dell’Istruzione superiore: nel mese di aprile, a Kutaisi, si è svolta la prima di un ciclo di conferenze promossa e sostenuta dall’Ambasciata e organizzata congiuntamente dal Polo per l’Istruzione Minerva, dalla Kutaisi International University (KIU) e dall’International Education Center (Iec).
La conferenza dal titolo “Collaborazione accademica tra Italia e Georgia: obiettivi e strategie di internazionalizzazione”, evento di grande rilevanza e senza precedenti, ha visto la partecipazione di 13 università italiane e di 13 università georgiane, rappresentate da Rettori, Pro Rettori e delegati all’internazionalizzazione. Il programma dell’evento ha incluso vari interventi, presentazioni, discussioni e tavole rotonde. I relatori – rappresentanti degli atenei italiani – hanno fornito agli ospiti (docenti, esperti, rappresentanti di istituzioni e del mondo accademico italiano e georgiano) la propria visione sul futuro del mondo accademico, sull’adozione di efficaci strategie di internazionalizzazione dell’istruzione superiore e sulle iniziative finalizzate a favorire l’aumento della mobilità internazionale.
Il momento clou dell’evento sono stati il lancio dei programmi in Medicina e Design, istituiti in collaborazione tra l’Università degli Studi di Napoli Federico II e Kutaisi International University, con doppio riconoscimento del titolo, e la firma di ben quattro Memorandum di collaborazione (dell’Università per Stranieri di Perugia con l’Iec, con l’Università Statale di Sokhumi e con il Polo per l’Istruzione Minerva, e anche il Mou tra il Polo per l’Istruzione Minerva e la Kiu).
“Questo evento è stato un’ottima occasione per avviare un dibattito sugli obiettivi e sulle strategie di internazionalizzazione”, ha detto l’Ambasciatore D’Antuono, “e anche per generare idee mirate ad ampliare la diffusione della conoscenza, rafforzare la collaborazione tra Italia e Georgia nel campo di ricerche e innovazioni, condividere le buone prassi e sviluppare i programmi di mobilità di studenti e docenti universitari”.