Riccardo Fuochi, imprenditore di lungo corso, fortemente radicato nella piazza di Hong Kong, Presidente dell’Associazione Imprese Italia-Hong Kong, è un’imprenditore della logistica Made in Italy e, con più di trent’anni di esperienza, opera nei principali mercati internazionali. Fuochi è amministratore delegato di Olg International Hong Kong, presidente di Logwin Air+Ocean (Italia srl) e presidente di Swiss Logistics Center SA e ha, al suo attivo, una serie di cariche istituzionali e nel settore privato, in particolare nel comparto delle spedizioni e della logistica.
Al Presidente Fuochi abbiamo chiesto la sua visione del mercato di Hong Kong.
Hong Kong, centro finanziario internazionale con una sviluppata economia di libero mercato. Le imprese italiane continuano ad investire nell’area?
Le aziende Italiane non hanno mai smesso di investire nell’area. Certamente vi è stato un rallentamento dovuto agli anni di chiusura della città’ causa Covid ma ora sta tornando la fiducia sulle grandi opportunità che Hong Kong offre agli investitori. Vorrei evidenziare il ruolo di grande importanza di Hong Kong all’interno della Guangdong-Hong Kong-Macao Greater Bay Area (Gba). L’integrazione economica di questa regione mette insieme le competenze di più di dieci città per creare un cluster di prim’ordine. Hong Kong svolge un ruolo chiave per garantire la competitività internazionale della Gba offrendo condizioni ideali per le imprese interessate ad ottenere il massimo dei benefici dal cluster.
Nel porto franco di Hong Kong, la maggior parte delle merci, in entrata e in uscita, è libera da dazi doganali. Il porto franco quanto influisce nell’economia regionale?
Il porto franco di Hong Kong è fondamentale nell’economia regionale e ha un impatto significativo sull’intero territorio. La sua natura di zona franca, dove la maggior parte delle merci è libera da dazi doganali, lo rende un importante centro per il commercio internazionale e favorisce lo sviluppo del settore logistico e dei servizi. La sua posizione strategica nel cuore dell’Asia, unita all’infrastruttura portuale di alta qualità, attira numerose aziende di spedizione, operatori logistici e fornitori di servizi correlati. Questo si traduce in un aumento delle opportunità di lavoro e di investimento nella regione. Attualmente Hong Kong e’ il 7° porto al mondo per trasporto di container e l’aeroporto è il primo per il trasporto aereo. Hong Kong è collegata con linee aeree e marittime con tutto il mondo . Ogni anno si tiene ad Hong Kong Almac che rappresenta il più importante convegno sulla logistica dell’Asia.
Non solo logistica. Hong Kong è anche arte?
Hong Kong è considerato uno dei principali centri dell’arte in Asia. La città ospita una vivace e dinamica scena artistica, che attira artisti, gallerie, collezionisti e amanti dell’arte da tutto il mondo. Il mercato dell’arte a Hong Kong è in costante crescita, con una domanda sempre più forte da parte dei collezionisti e degli investitori. Art Basel ha un grandissimo successo e sono presenti le più importanti case d’aste tra cui Sotheby’s ,Christie’s Poly Auction e molte altre , attirando opere di valore e stabilendo record di vendita.
Tra i ricchi del mondo gli uomini di Hong Kong si posizionano al quarto posto. Come è distribuita la ricchezza all’interno della Regione?
La distribuzione della ricchezza all’interno della Regione di Hong Kong è molto diseguale, secondo i dati del Global Wealth Report 2023, il rapporto tra il 10% più ricco e il 10% più povero della popolazione adulta è di 70,4, questo significa che il decile più ricco possiede oltre 70 volte la ricchezza del decile più povero. Inoltre, il 1% più ricco detiene il 47,8% della ricchezza totale, mentre il 50% più povero ne detiene solo il 2,1%. Questi dati mostrano che Hong Kong ha uno dei più alti livelli di disuguaglianza della ricchezza nel mondo, superato solo da alcune nazioni africane e mediorientali. La ricchezza di Hong Kong è concentrata principalmente nelle mani di pochi magnati dell’immobiliare, della finanza e dell’industria, che hanno beneficiato della rapida crescita economica e della scarsità di terreni della regione.
Claudio Valenti
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