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Azioni di sostegno all’internazionalizzazione. La Cabina di regia di Maeci

L’obiettivo della Cabina di Regia per l’Internazionalizzazione è dare nuova linfa al sistema produttivo nazionale e sostenerne gli sbocchi sui mercati esteri. Nel 2022, infatti, il quadro economico internazionale – già segnato dal 2020 dall’emergenza pandemica – è repentinamente mutato con l’insorgere del conflitto russo-ucraino. L’inflazione elevata, i rincari delle materie prime, le difficoltà di approvvigionamento di alcuni fattori produttivi, i colli di bottiglia nei trasporti e nella logistica, insieme all’orientamento restrittivo della politica monetaria nei principali Paesi e l’incertezza sull’evoluzione del conflitto in Ucraina hanno rappresentato un freno all’economia mondiale, che, infatti, dovrebbe rallentare nel biennio 2022-2023. Il contesto  geopolitico internazionale e la congiuntura economica negativa hanno prodotto effetti in tutte le filiere, interessando sia le imprese, sia i mercati di destinazione. Tra i fattori che rischiano di rallentare ulteriormente la crescita dell’export vi sono le misure sanitarie e fitosanitarie imposte da alcuni Stati, come evidenziato nell’ultima Relazione della Commissione Europea sull’applicazione degli accordi commerciali dell’UE. Si tratta di un aspetto significativo di particolare rilevanza per l’export del comparto agroalimentare italiano, considerando che i prodotti di tale settore rappresentano una delle prime voci dell’export e nel 2021 hanno segnato un valore di 52 miliardi di euro. L’andamento in crescita dell’export dovrebbe proseguire nel 2023 (+2,6 per cento) e nel triennio successivo con una media del +3,6 per cento l’anno, secondo uno studio di SACE. Il sostegno da parte di tutti gli attori di sistema alla crescita delle imprese sui mercati esteri rimane un obiettivo centrale della politica estera ed economica dell’Italia. In particolare, la diplomazia per la crescita si esprime su tutte le linee d’azione individuate dalla Cabina di Regia e a tutto campo: nell’intelligence economica della rete all’estero della Farnesina e di ICE Agenzia, al fine di cogliere le opportunità per le aziende italiane; nella promozione e attrazione di investimenti dall’estero; nel potenziamento dell’azione verso le Banche multilaterali di sviluppo; nella promozione delle principali fiere internazionali; nelle azioni di comunicazione e di promozione integrata, per nutrire una narrativa innovativa dell’Italia che valorizzi i punti di forza, ossia quella sintesi di creatività, innovazione e bellezza che sono sinonimo di Made in Italy.

In particolare, l’azione di sostegno all’internazionalizzazione nel 2023 si svolgerà nei mercati maturi, ossia i principali mercati tradizionali di sbocco per l’export italiano, e nei mercati ad alto potenziale, ovvero in Paesi di speciale interesse per la compresenza di specifici fattori, quali l’elevata capacità di spesa, l’elevato numero di imprese italiane già presenti, il clima d’affari favorevole, il peso demografico e i margini stimati di sviluppo dell’export. Infine, l’attenzione sarà rivolta anche a quei mercati emergenti che presentano uno specifico interesse in una prospettiva di medio-lungo periodo, in ragione di un notevole potenziale di crescita dato da una maggiore apertura agli scambi internazionali e/o da processi di trasformazione sociale e dei modelli di consumo.

In particolare, la strategia a sostegno delle filiere produttive italiane si baserà su azioni rafforzate in aree di interesse strategico per l’Italia, a cominciare dalla regione dei Balcani, dall’Africa subsahariana e dall’America Latina e saranno integrate da un accresciuto impegno sul fronte della ricerca di opportunità derivanti dall’attività di procurement delle Banche Multilaterali di Sviluppo e delle Istituzioni Finanziarie Internazionali regionali. In primis, la Banca Mondiale, la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS), la Banca Europea per gli Investimenti (BEI), la Banca per lo Sviluppo Asiatica, la Banca per lo Sviluppo Africana e la Banca Interamericana per lo Sviluppo. L’attività di sostegno pubblico all’internazionalizzazione per il 2023 si distingue per il suo approccio innovativo che punta alla valorizzazione delle filiere produttive di eccellenza, riservando una particolare attenzione al tema dell’economia circolare e della sostenibilità, settore nel quale l’Italia è leader, con un tasso di utilizzo circolare degli input di produzione raddoppiato negli ultimi 10 anni e pari quasi al doppio della media europea.

Questo approccio consentirà di non limitarsi a promuovere solo dei prodotti, ma un paradigma innovativo di fare impresa, presentando le nostre filiere non solo come eccellenze nel panorama internazionale, ma anche come campioni in tema di sostenibilità, transizione ecologica ed energetica. Tale azione si avvarrà, oltre che dei consueti strumenti promozionali dell’Agenzia ICE, anche dell’organizzazione di “missioni per la crescita”, secondo un approccio differenziato per Paese, sulla base di una valutazione complessiva del potenziale di crescita del Made in Italy nei differenti settori dove l’Italia esprime un elevato grado di competitività, con un particolare focus sulle piccole e medie imprese.

Estratto dalla newsletter di Diplomazia Economica Italiana

 

 

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