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Azioni immediate della Commissione a sostegno dell’industria europea dell’energia eolica

(parte 2) Nei prossimi anni l’eolico offshore dovrebbe dare un contributo significativo agli obiettivi dell’Ue in materia di clima ed energia. Prendendo le mosse dalla strategia sulle energie rinnovabili offshore del 2020 , gli Stati membri hanno recentemente concordato nuovi e ambiziosi obiettivi per la produzione di energia rinnovabile offshore entro il 2050, con traguardi intermedi per il 2030 e il 2040 per ciascuno dei cinque bacini marittimi dell’ Ue.

Nel 2022 la capacità installata offshore cumulativa dell’Ue-27 ammontava a 16,3 Gw. Ciò significa che, per colmare il divario tra l’impegno degli Stati membri di raggiungere 111 Gw e la capacità del 2022, occorre installare in media quasi 12 GW/anno, ossia 10 volte più degli 1,2 Gw supplementari installati lo scorso anno .

Per questo motivo la Commissione sta moltiplicando gli sforzi volti a sostenere in particolare il settore delle energie rinnovabili offshore, definendo ulteriori azioni volte a: rafforzare l’infrastruttura di rete e la cooperazione regionale, accelerare il rilascio delle autorizzazioni, garantire una pianificazione integrata dello spazio marittimo, rafforzare la resilienza delle infrastrutture, sostenere la ricerca e l’innovazione e sviluppare catene di approvvigionamento e competenze.

Contesto

Le energie rinnovabili sono un tassello fondamentale del piano dell’Ue per ottenere la neutralità climatica entro il 2050 nell’ambito del Green Deal europeo , nonché del piano REPowerEU per ritrovare l’indipendenza energetica e porre fine alle nostre interne di combustibili fossili russi quanto prima . L’Ue ha fissato obiettivi normativi per accelerare la diffusione delle energie rinnovabili attraverso la revisione della direttiva sulle energie rinnovabili, nell’ambito del pacchetto legislativo “Pronti per il 55%” , e la revisione del regolamento TEN-E , rafforzando il quadro per i progetti transfrontalieri, comprese le reti offshore, costituisce uno strumento utile in tal senso. Nella transizione verso un’economia a zero emissioni nette, la competitività dell’UE dipenderà fortemente dalla sua capacità di sviluppare e produrre all’interno dei propri confini le tecnologie pulite che rendono possibile tale transizione, quali ad esempio gli impianti eolici onshore e offshore. All’inizio di quest’anno la Commissione ha presentato il piano industriale del Green Deal e in particolare ha proposto la normativa sull’industria a zero emissioni nette e la normativa sulle materie prime critiche per sostenere la

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