Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha autorizzato per la prima volta l’Ucraina a usare i missili americani a lungo raggio per difendere i propri soldati nella regione russa di Kursk Russia.
“Gli attacchi non si eseguono a parole. Tali cose non si annunciano. I missili parleranno da soli”. Lo dice il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky commentando le notizie sulla decisione degli Stati Uniti.
Le forze ucraine potranno utilizzare i missili a lunga gittata statunitensi anche per colpire il territorio russo. L’autorizzazione, per la prima volta nella storia del conflitto, arriva direttamente dal presidente Usa Joe Biden, a poco meno di due mesi dalla fine del suo mandato alla Casa Bianca. I missili di fabbricazione Usa a lungo raggio del sistema Atacms, conosciuti anche come Army Tactical Missile Systems.
Il via libera è arrivato in risposta alla decisione di Mosca di coinvolgere nel conflitto i soldati nordcoreani. Una scelta, che ha diviso i consiglieri di Biden e creato non pochi timori alla Casa Bianca per la reazione che ci si attende da Vladimir Putin.
Biden negli ultimi giorni si è visto “superare” dalle iniziative del suo successore, Donald Trump, che ha fatto pressione sullo stesso Putin per mettere fine al conflitto, accettando il congelamento della situazione attuale della guerra. Trump aveva anche sostenuto che il sostegno militare all’Ucraina doveva essere limitato.
Il via libera di Washington arriva poche ore dopo la violenta offensiva di Mosca sull’Ucraina: le forze russe nella notte e all’alba hanno lanciato più di 200 missili e droni contro la rete energetica ucraina uccidendo sette persone e costringendo Kiev ad annunciare il razionamento dell’elettricità a livello nazionale a partire da domani. Ukrenergo, il principale fornitore di energia ucraino, ha fatto già sapere che saranno introdotti blackout e restrizioni sui consumi “in tutte le regioni”.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che circa 120 missili e 90 droni sono stati lanciati contro l’Ucraina in un attacco a livello nazionale che Zelensky ha definito opera di “terroristi russi”.
Secondo Andrii Sybiha, ministro degli Esteri ucraino, “la Russia ha lanciato uno dei più grandi attacchi aerei” dall’inizio della offensiva, “droni e missili contro città pacifiche, civili addormentati e infrastrutture critiche”.