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Bilancio Finest 2023: utile pari a 38 mila euro, investimenti per 10 milioni su 6 operazioni estere

L’Assemblea dei Soci di Finest ha approvatoil bilancio d’esercizio relativo all’anno 2023. I dati presentati mostrano un risultato positivo, con un utile pari a 38 mila euro, volumi inerenti i nuovi investimenti pari a 10 milioni di euro su 6 operazioni estere e 8 nuovi investimenti deliberati nell’anno, per complessivi 18 milioni di euro. Al 31 dicembre 2023, Finest presenta un portafoglio netto pari a 98,04 milioni di euro di investimenti in essere, a favore di oltre 60 di imprese socie.

Nell’esercizio appena approvato, i maggiori investimenti hanno coinvolto i Balcani, soprattutto la Serbia, che si dimostra un territorio di attrazione consistente e stabile nel tempo. Seguono la Francia (21%), l’Ungheria (13%) e la Polonia (6%).
La Società ad oggi raggiunge quota 441,7 milioni di investimenti complessivi dalla sua costituzione, distribuiti in 665 operazioni come socio finanziatore accanto alle aziende del territorio.
Tra i settori maggiormente internazionalizzati col supporto di Finest vi sono la plastica e la meccanica/elettromeccanica (11%), l’edilizia/costruzioni, il legno/mobile e l’agroalimentare (10%), il metallurgico (9%), utilities e tessile/abbigliamento (6%).
Grazie all’effetto volano legato all’intervento di minoranza di Finest, gli investimenti complessivi in internazionalizzazione delle imprese socie hanno superato quota 2,3 miliardi di euro.

“Chiudiamo questo esercizio in sostanziale pareggio, assicurando un utile, seppur contenuto, e numeri che posizionano la società in una zona di sicurezza, nonostante le turbolenze esterne – dichiara il Presidente della Finanziaria del Nord Est, Alessandro Minon -; certamente abbiamo operato in un contesto macroeconomico e geopolitico molto complesso, dove l’economia mondiale mostra segnali di rallentamento e con essa rallentano gli scambi commerciali e gli investimenti diretti esteri. Questi ultimi, come evidenziato nell’ultimo rapporto dall’Unctad (Global Investment Trends Monitor, Unctad, 17 gennaio 2024), hanno registrato un calo reale globale del 18% nel 2023. Non stupisce quindi la contrazione degli investimenti effettuati nel 2023 rispetto ai due esercizi precedenti: da un lato si è esaurito l’effetto rebound post-pandemico, che aveva visto una ripartenza dei progetti rimasti in stand-by durante il periodo emergenziale, dall’altro le dinamiche degli investimenti esteri delle imprese socie di Finest hanno certamente scontato un rallentamento dovuto alle incertezze dei mercati di riferimento, Russia-Ucraina e Medioriente in primis. Il recupero degli investimenti nella prima parte del 2024 è un segnale positivo per il futuro prossimo”. 
Conclude il Presidente di Finest: “I risultati dell’esercizio, comunque positivi e frutto di una gestione oculata, ci consentono di continuare a sostenere le nostre imprese verso mercati più vicini e sicuri, assecondando il trend di nearshoring e friendshoring in corso, con accorciamento delle catene del valore. Oggi più che mai i Balcani, l’Europa Centro-Orientale, il Baltico e i Paesi Med rappresentano il cuore pulsante dell’internazionalizzazione nordestina e Finest è uno strumento strategico nelle mani del tessuto produttivo del Triveneto”.

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