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Bosch, nel 2022 il business della mobilità genera la crescita di fatturato più importante

“Nonostante la carenza di semiconduttori e un’economia debole, quest’anno tutti i settori di business sono stati in grado di aumentare il fatturato” ha affermato Markus Forschner, CFO del gruppo Bosch. Con 52,6 miliardi di euro, il settore di business più ampio, Mobility Solutions, ha generato ancora una volta il fatturato più alto del 2022, con un aumento del 17% pari al 12% al netto degli effetti valutari. “La buona notizia è che le nostre vendite sono cresciute più in fretta della produzione di auto a livello globale” ha spiegato Forschner. Tuttavia, Bosch non può ritenersi soddisfatta in termini di redditività: i margini sono stati erosi dagli aumenti dei costi in tutta la supply chain e dagli investimenti dell’azienda per la trasformazione del business della mobilità. Il settore Industrial Technology ha realizzato una crescita del 14% raggiungendo 6,9 miliardi di euro. Al netto degli effetti valutari, la crescita è stata dell’11%. Secondo Forschner, l’acquisto di HydraForce e l’acquisizione di Elmo sono importanti traguardi per questo business. Il settore Consumer Goods è riuscito a realizzare un lieve aumento del fatturato nonostante la ridotta spinta dei consumatori ad acquistare elettroutensili ed elettrodomestici, ha riferito Forschner. Il fatturato di questo settore è aumentato del 2% – 3% al netto degli effetti valutari – , arrivando a 21,5 miliardi di euro. Nel settore Energy and Building Technology, d’altro canto, la crescita è stata in linea con una domanda, che rimane elevata, di tecnologia efficiente per la casa e per gli edifici. Forschner indica un aumento del fatturato pari a 7 miliardi di euro, per un incremento del 15% che si assesta al 13% al netto degli effetti valutari.

“È incoraggiante che tutte le aree geografiche abbiano riportato un aumento significativo del fatturato” ha dichiarato Forschner. “La crescita è stata particolarmente sostenuta nella seconda metà del 2022”. In Europa le vendite hanno raggiunto 44,8 miliardi di euro, pari a un aumento dell’8%, che diventa del 10% al netto degli effetti valutari. “La crescita in Europa ha subito più duramente gli effetti della guerra in Ucraina rispetto ad altre aree geografiche” ha aggiunto Forschner. In Nord America, il fatturato è cresciuto del 25%, raggiungendo 14,3 miliardi di euro. Tale risultato ammonta all’11% al netto degli effetti valutari, il secondo più grande incremento di tutte le regioni del Gruppo Bosch. Forschner ha riferito che è risultato particolarmente incoraggiante l’andamento delle vendite di soluzioni per il riscaldamento e la climatizzazione. In Sud America le vendite hanno raggiunto 1,8 miliardi di euro. Qui il fatturato è cresciuto più rapidamente che in qualsiasi altra regione, ovvero del 30%, pari al 21% al netto degli effetti valutari. Come ha puntualizzato Forschner “Lo sviluppo economico positivo è stato essenziale per la crescita”. In Asia Pacifico, Bosch ha registrato un aumento del fatturato del 12%, pari all’8% al netto degli effetti valutari, per un totale di 27,5 miliardi di euro. Secondo Forschner, la regione ha beneficiato della forte crescita in India. Per contro, in Cina, il cambio di politica sulla gestione del Covid-19 ha frenato lo sviluppo del business nella parte finale dell’anno.

Al 31 dicembre 2022, il Gruppo Bosch contava un organico mondiale di 420.300 collaboratori, ovvero circa 18.400 collaboratori in più rispetto all’anno precedente, per un incremento di circa il 4%. Il numero di dipendenti in Germania è aumentato di 2.600 unità arrivando a 133.400. “Quasi la metà di questa crescita totale ha riguardato i collaboratori nel campo della ricerca e dello sviluppo” ha spiegato Forschner. Il numero di risorse in quest’area è di 84.800, di cui 44.000 sviluppatori software.

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