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Brasile, Banco Central aumenta il tasso di sconto per la prima volta dal 2022

Banco Central ha deciso di aumentare dello 0,25% il tasso di sconto (Selic) che passa al 10,75% annuo, con decisione unanime. Si tratta del primo aumento dall’agosto 2022, quindi anche del primo aumento durante il terzo mandato presidenziale di Lula.

La contemporaneità della forte crescita del Pil, dell’occupazione e dell’inflazione hanno spinto il Banco Central a iniziare un nuovo percorso di stretta monetaria, che potrebbe proseguire nei prossimi mesi. L’obiettivo è quello di “raffreddare” l’inflazione senza compromettere la crescita dell’economia.

Migliorano le previsioni di crescita del Pil brasiliano 2024

Le stime convergono su un aumento del 3%, in quanto il governo prevede addirittura in +3,2%. Crescono industria, servizi e consumi delle famiglie, mentre il settore agroalimentare – traino dell’economia negli ultimi anni – si contrae leggermente a causa della siccità che ha colpito il paese.

L’inflazione misurata a fine settembre agosto ha fatto registrare una crescita del 4,12% su base annua, ancora in leggera diminuzione rispetto al mese precedente (+4,35%). Nel mese di settembre i prezzi sono aumentati solo dello 0,13%. Diminuiscono i prezzi dei combustibili, grazie alla caduta del prezzo del petrolio, e dei prodotti alimentari. Sale invece il costo dell’energia elettrica, a causa della siccità che sta mettendo in difficoltà la produzione delle centrali idroelettriche.

Aumenta il deficit primario, che nei primi 7 mesi dell’anno ha raggiunto i 77,8 miliardi di reais. Sembra sempre più lontano l’obiettivo di un disavanzo dello 0%, come previsto dall’”arcabouço fiscal” presentato ad inizio anno, ma il governo si mostra fiducioso,

Ancora in calo la disoccupazione: nel trimestre giugno – agosto 2024 è stata del 6,6%, in diminuzione rispetto al trimestre precedente (6,8%). Si tratta del minor livello di disoccupazione dal 2014. Sono più di 102 milioni i brasiliani occupati, 2,8 milioni in più rispetto ad un anno fa.

In agosto il debito pubblico brasiliano ha raggiunto il 78,5% del Pil, invariato rispetto a luglio. Il deficit primario di luglio (quindi senza considerare gli interessi sul debito) è stato pari a 21,4 miliardi di reais. Sempre più difficile il compito di Haddad di arrivare all’equilibrio dei conti pubblici nel 2024.

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