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Cali ha ospitato la Conferenza delle Parti sulla biodiversità

Dal 21 ottobre al 1º novembre 2024, si è svolta a Cali la Cop sul tema della biodiversità, la Conferenza si tiene ogni due anni. E’ la prima volta che un paese del Sud America ospita l’evento.

La Cbd è un trattato internazionale che è stato ratificato durante il Summit della Terra a Rio de Janeiro nel 1992 allo scopo di definire agende, impegni e piani d’azione per la conservazione e l’utilizzo sostenibile della biodiversità, oltre a garantire una distribuzione equa e giusta dei benefici derivanti dall’uso delle risorse genetiche.

Obiettivo della Conferenza è stato quello di  fermare la perdita di natura incontrollata. I negoziatori alla Cop 16 di Cali, infatti, sono stati chiamati a valutare l’avanzamento sui National Biodiversity Strategies and Action Plans (NbsaPs, i piani d’azione sulla biodiversità dei singoli paesi), cercare un accordo sulle risorse finanziarie per sostenere la conservazione e il ripristino della natura, definire le questioni relative all’accesso alle risorse genetiche e alla giusta ed equa condivisione dei benefici derivanti dal loro utilizzo, (noto anche come Dsi, Digitial Sequence Information), definire nuove metodologie e metriche di rendicontazione e monitoraggio trasparente dei progressi all’interno del Gbf.

Con una fitta agenda, spalmata su 12 giorni,  la Cop 16 ha invitato a una riflessione profonda sul nostro rapporto con l’ambiente e sulla necessità di ridefinire un modello economico di sviluppo sostenibile che non favorisca l’estrazione, lo sfruttamento eccessivo e l’inquinamento della natura. 196 nazioni hanno discusso sulle modalità in grado di fermare e invertire il declino del mondo naturale.

Con oltre 21.000 delegati, la Cop16 è stato l’incontro più grande nella storia di questo vertice sulla biodiversità, attirando rappresentanti da quasi ogni angolo del pianeta.

Tra le principali iniziative, vi sono lo sviluppo di 50 progetti socioecologici, la riconversione produttiva di 3 milioni di ettari, il miglioramento del trattamento delle acque reflue, e l’implementazione di piani decennali di biodiversità per le comunità locali.

La Colombia invita il mondo a fare pace con la natura

“Non si può consolidare la pace in un territorio senza includere la diversità, senza includere i saperi specifici, senza fare anche pace con la natura. E per questo, da questa esperienza, da questa ricerca vitale, che come ha detto il presidente Petro è anche oggi al centro del mondo, la Colombia è ospite di questa Cop16 per invitare il mondo a cercare quella pace con la natura”, ha affermato Susana Muhamad, presidente della Cop16 e ministra dell’Ambiente della Colombia.

Si tratta, in sostanza, di ricomporre il modo in cui viviamo, di ricomporre il modello di sviluppo, di ricomporre, ripensare, riscoprire come vivere insieme nella diversità, in un sistema che non renda permanentemente la natura una vittima dello sviluppo, ma che al contrario la nostra stessa riproduzione come società riproduca la vita”, ha affermato la ministra. “Ripristinare gli ecosistemi e la natura può contribuire quasi per il 40% alla soluzione della stabilizzazione del clima e del ciclo del carbonio”,  ha concluso Muhamad.

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