Il 27 luglio, al Museo M Woods di Chengdu, è stata inaugurata la mostra “Caravaggio: Eternal Ecstasy”, organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Pechino e dal Consolato Generale d’Italia a Chongqing con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia in Cina.
La mostra presenta la “Maddalena in Estasi” di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, e offre un’esposizione dettagliata delle fasi di diagnostica, restauro e conservazione, curate dalla restauratrice italiana Cinzia Pasquali.
L’opera “Maddalena in estasi (Maddalena Gregori), c. 1610, olio su tela 107,5×98”, realizzata da Caravaggio negli ultimi anni della sua vita, prima della morte nel 1610, funge da pietra angolare per un esame approfondito delle metodologie e delle pratiche impiegate nel restauro, nella conservazione e nella preservazione dei capolavori artistici.
Il quadro, di cui si è appena conclusa l’esposizione al museo Gengis Khan di Ulan Bator a cura dell’Ambasciata d’Italia in Mongolia, ha l’obiettivo di presentare al pubblico cinese uno dei maestri più innovativi di tutta la storia dell’arte, interprete del naturalismo e precursore del Barocco e, allo stesso tempo, di valorizzare l’eccellenza italiana nell’ambito del restauro e della conservazione dei beni culturali.
Durante il periodo di apertura della mostra vengono organizzati seminari, laboratori educativi e proiezioni cinematografiche volti a promuovere le più avanzate tecniche e tecnologie del restauro e della conservazione dei beni culturali italiana in Cina; una tradizione, ha affermato Federico Roberto Antonelli, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Pechino, già ben conosciuta in Cina grazie ai progetti in questo specifico settore portati avanti negli anni dalla Cooperazione italiana.
La cerimonia di inaugurazione è stata aperta da un concerto del mezzosoprano Valentina Volpe Andreazza e ha visto gli interventi del Direttore dell’Istituto italiano di cultura di Pechino e della Console del Consolato Generale d’Italia a Chongqing, Adriana Lori. Quest’ultima ha posto l’accento sull’importanza della cooperazione nel campo della conservazione e valorizzazione dei beni culturali tra l’Italia e il Sud Ovest della Cina, ricordando l’ampio novero di progetti realizzati sin dalla fondazione del Consolato Generale a Chongqing dieci anni fa.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 27 ottobre 2024, prima di raggiungere una prestigiosa seconda sede espositiva a Pechino a partire dal mese di novembre.