Il modello di crescita cinese basato sul rapido sviluppo dell’industria manifatturiera e sul ruolo preminente delle esportazioni, ha richiesto che buona parte del Pil fosse investita. Il governo ha contribuito in maniera diretta, tramite la spesa delle amministrazioni centrali e locali, delle imprese a controllo statale e attraverso la creazione di un sistema finanziario che ha garantito abbondante liquidità a costi contenuti.
“In qualità di seconda economia mondiale, il nostro desiderio non è solo fare in modo che oltre 1,4 miliardi di cinesi vivano una vita migliore, ma anche portare, con il nostro sviluppo, benefici ai popoli di numerosi Paesi”, l’Ambasciatore Jia Guide, spiega, in modo dettagliato, le prospettive economiche del Paese.
Ambasciatore, nel corso delle Due Sessioni di quest’anno, la Cina ha inviato un forte segnale per una migliore promozione dello sviluppo di alta qualità e il rilancio della crescita economica. Quali misure saranno adottate a questo riguardo?
Le Due Sessioni nazionali sono una finestra fondamentale attraverso cui osservare l’economia cinese. L’importante messaggio lanciato al mondo durante le Due Sessioni di quest’anno è che la Cina accelererà l’attuazione della strategia di sviluppo guidata dall’innovazione, continuerà a promuovere lo sviluppo di alta qualità, espanderà l’apertura ad alto livello e promuoverà prosperità e sviluppo comune di tutti i Paesi. Il rapporto di lavoro del governo adottato dalle Due Sessioni ha chiarito i principali obiettivi e iniziative previsti quest’anno per lo sviluppo cinese, per capirli meglio ci sono tre parole chiave. In termini di sviluppo economico, innanzitutto la Cina continuerà a gettare solide basi per la “stabilità”, attraverso politiche fiscali, monetarie, industriali, scientifiche, tecnologiche, sociali e di altro tipo coordinate e condivise, volte a consolidare e rafforzare la tendenza al rialzo della ripresa economica. In secondo luogo, continuerà a stimolare lo slancio del “progresso”, accelerando lo sviluppo di nuove forze produttive, dando pieno spazio al ruolo guida dell’innovazione, migliorando completamente il livello di modernizzazione del sistema industriale, promuovendo l’ottimizzazione e l’aggiornamento delle catene industriali e di approvvigionamento e coltivando attivamente le industrie emergenti e le industrie future.
Infine, continuerà a evidenziare la direzione delle “riforme”, congiungendosi attivamente agli elevati standard delle norme economiche e commerciali internazionali, ampliando costantemente l’apertura istituzionale, continuando a ridurre l’elenco negativo per l’accesso degli investimenti stranieri, eliminando completamente le restrizioni agli investimenti stranieri nel settore manifatturiero, facilitando l’accesso al mercato per le industrie di servizi, come telecomunicazioni e industria medica, e rendendo più agevole per gli stranieri lavorare, studiare e viaggiare in Cina. In qualità di seconda economia mondiale, il suo semplice ma ambizioso desiderio non è solo fare in modo che oltre 1,4 miliardi di cinesi vivano una vita migliore, ma anche portare, con il proprio sviluppo, benefici ai popoli di numerosi Paesi. Abbiamo la fiducia ed anche le condizioni e le capacità per completare gli obiettivi e gli impegni di sviluppo economico e sociale per il 2024, continuando a imprimere un forte slancio all’economia globale.
Secondo alcune stime, la crescita cinese nei prossimi anni potrebbe essere inferiore al livello raggiunto nel 2023. Ritiene che queste previsioni siano corrette?
Negli ultimi anni, le dimensioni dell’economia cinese sono diventate sempre maggiori e anche la sua struttura è migliorata costantemente. L’incremento economico annuale della Cina equivale all’aggregato economico annuo di un Paese di media dimensione. Non molto tempo fa, nel rapporto di lavoro del governo, il premier Li Qiang ha sottolineato che nel 2024 l’obiettivo di crescita economica cinese è fissato intorno al 5%, un dato in linea con l’attuale tendenza della performance economica cinese e con le leggi dello sviluppo economico, in quanto è scientificamente ragionevole coordinare gli obiettivi con la qualità, la velocità, l’efficienza e la sicurezza.
A livello internazionale ci sono sempre delle persone che guardano la Cina attraverso lenti colorate, parlando instancabilmente del declino dell’economia cinese. Tuttavia, nel corso degli anni, l’economia cinese non solo non è crollata, ma ha realizzato due grandi progressi: un rapido sviluppo economico e una stabilità sociale a lungo termine. Nel 2023, in un contesto caratterizzato dalla persistente recessione dell’economia mondiale, la crescita dell’economia cinese è stata del 5,2%, contribuendo per un terzo alla crescita globale.
Quali sono le aspettative per il 2024?
Essendo la seconda economia del mondo, il primo Paese manifatturiero e il primo Paese nel commercio di beni, la domanda interna cinese è stabile, l’inflazione si mantiene bassa e il valore aggiunto del settore manifatturiero è al primo posto da quattordici anni consecutivi, confermandosi il principale motore e un potente stabilizzatore per la promozione della crescita economica globale. Molti dei dati economici cinesi relativi ai primi due mesi di quest’anno, come la produzione industriale e la crescita degli investimenti, hanno superato le aspettative del mercato, dimostrando appieno che oggettivamente l’economia cinese si sta riprendendo e migliorando.
Secondo il “World Investment Report 2023”, la Cina è il secondo Paese al mondo per investimenti esteri diretti. Quali sono le sue previsioni in merito per il 2024?
Negli ultimi anni, a causa di diversi fattori, in vari Paesi gli investimenti esteri diretti hanno subito fluttuazioni in diversa misura, ma la Cina rimane un’importante destinazione di investimento per gli investitori stranieri. Lo scorso anno, l’utilizzo effettivo di capitale straniero da parte della Cina ha superato 1.100 miliardi di yuan, classificandosi tra i primi posti al mondo. A gennaio di quest’anno, in Cina sono state fondate 4.588 nuove imprese a capitale straniero, con un aumento del 74,4% su base annua. La finanza è la linfa dell’economia moderna. Fino allo scorso settembre, nel mercato obbligazionario cinese sono entrate in tutto 1.110 istituzioni straniere, che detengono un debito pari a 3.300 miliardi di yuan, quasi il 200% in più rispetto a cinque anni fa. Questo dimostra pienamente che le imprese e le istituzioni finanziarie straniere continuano ad essere ottimiste sulle opportunità di sviluppo del mercato cinese e hanno piena fiducia negli investimenti in Cina. Credo che, con l’accelerazione della formazione di forze produttive di nuova qualità e l’adeguamento e l’ottimizzazione della struttura industriale, l’enorme mercato cinese e l’ambiente di sviluppo aperto e inclusivo continueranno ad attrarre sempre maggiori investimenti esteri. Sono pieno di aspettative e di fiducia riguardo al fatto che quest’anno sempre più investitori stranieri, compresi gli italiani, investiranno in Cina e condivideranno i nuovi dividendi dello sviluppo cinese.
Il suo Paese si è impegnato a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2060. Come intende riuscirci?
L’impegno di raggiungere il picco delle emissioni di carbonio entro il 2030 e la neutralità carbonica entro il 2060 è parte integrante del piano generale cinese volto alla costruzione di una civiltà ecologica e allo sviluppo economico e sociale complessivo, nonché un impegno solenne assunto nei confronti della comunità internazionale. Negli ultimi anni, la Cina ha promosso attivamente lo sviluppo dell’energia pulita, è la prima al mondo per capacità eolica e solare installata, come è anche da molti anni al primo posto a livello mondiale per capacità installata complessiva di energia idroelettrica, eolica e fotovoltaica, pari a oltre il 50% della capacità totale di produzione di energia installata nel Paese.
Attraverso quali strumenti?
La Cina sta attivamente costruendo un sistema di trasporti ecologico e lo sviluppo dell’industria dei veicoli a nuova energia è stato ampiamente riconosciuto dalla Conferenza delle Nazioni Unite per l’ambiente. Lo scorso anno, la produzione e le vendite di veicoli a energia pulita hanno raggiunto rispettivamente quota 9,587 e 9,495 milioni di veicoli, registrando un aumento su base annua rispettivamente del 35,8% e del 37,9%. La Cina sta anche esplorando attivamente prodotti e servizi finanziari verdi. Fino alla fine dello scorso anno, il volume cumulativo degli scambi di emissioni di carbonio nel mercato cinese ha raggiunto 440 milioni di tonnellate, con un fatturato di circa 24,9 miliardi di yuan. La copertura delle emissioni annuali di gas serra ha raggiunto 5,1 miliardi di tonnellate, rendendolo il maggiore mercato mondiale di carbonio che copre le emissioni di gas serra. Credo che, mentre continua a radicarsi nei cuori delle persone il concetto di civiltà ecologica secondo cui “acque limpide e montagne lussureggianti sono beni inestimabili”, la Cina di certo creerà un consenso ancora più ampio sul risparmio energetico e sulla riduzione delle emissioni e attuerà ulteriormente il concetto di sviluppo verde, contribuendo al raggiungimento dell’obiettivo del “doppio carbonio”, quello del picco delle emissioni e quello della neutralità carbonica negli anni per stabiliti.
G.L.
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