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Comunicazione religiosa e realtà virtuale. Se ne è parlato a Lugano

Workshop sulla comunicazione religiosa e le sfide poste del metaverso e dai nuovi strumenti offerti dalla tecnologia. L’Istituto ReTe (Religioni e Teologia) ha organizzato il workshop “Comunicazione religiosa e ambienti digitali. Seconda giornata di studi”. L’obiettivo è quello di esplorare in modo critico le prospettive teoriche e pratiche emerse dalla trasformazione dei mezzi di comunicazione e dal digitale, considerando il fatto che la Chiesa, nella sua missione di diffondere il Vangelo a livello globale, ha riconosciuto in internet uno strumento di evangelizzazione ed anche un nuovo “continente” con una cultura “nativa”, che richiede una negoziazione per una comunicazione efficace e positiva.

Quanto all’evoluzione verso il Web 2.0, ai social network e all’utilizzo sempre più diffuso dei dispositivi mobili, per la Chiesa sono una ulteriore sfida, per questo l’incontro di Lugano ha proposto il seminario “Sviluppi e limiti delle religioni digitali”, condotto da Adriano Fabris e da Marco Menon, entrambi della Facoltà di teologia di Lugano dell’Usi, che ha esaminato le nuove sfide del metaverso e della trasformazione digitale delle pratiche comunicative religiose, con particolare attenzione al ruolo della Chiesa cattolica e alla presenza cristiana negli spazi digitali. A seguire il confronto su “Le trasformazioni della comunicazione religiosa: stampa, cinema, internet” con gli interventi di monsignor Dario Viganò, vice cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze, Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana, e il professor Ruggero Eugeni, ordinario di Semiotica dei Media all’Università Cattolica di Milano.

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