Confindustria sottolinea l’importanza della collaborazione economica bilaterale tra Italia ed Emirati Arabi Uniti, un modello di successo – presentato con il governo italiano – basato su innovazione, sostenibilità e apertura ai mercati globali, che porterà investimenti in Italia. In questo contesto, il rafforzamento del dialogo tra istituzioni e imprese è essenziale per trasformare le opportunità in progetti concreti.
Con un export potenziale stimato in 2,8 miliardi di euro, gli Emirati Arabi si collocano, inoltre, al primo posto tra i paesi del mondo arabo in termini di opportunità non ancora pienamente sfruttate per le esportazioni italiane. Le sinergie industriali riguardano non solo beni di consumo, ma anche beni strumentali e macchinari ad alto valore aggiunto. L’energia, inoltre, riveste un ruolo centrale in questa collaborazione con particolare attenzione all’idrogeno e alle energie rinnovabili.
“Gli obiettivi che ci siamo dati a livello europeo sono molto ambiziosi e per soddisfarli occorrono alleanze strategiche sul piano internazionale, collaborazioni, joint venture e investimenti. Gli accordi siglati oggi e gli investimenti emiratini in Italia, annunciati per circa 40 miliardi di dollari, sono determinanti per la crescita e il consolidamento del nostro sistema industriale, portando risorse nell’ottica della transizione ambientale e tecnologica e dello sviluppo di settori come l’edilizia sostenibile, l’energia, le infrastrutture, le materie prime critiche, le filiere strategiche, l’intelligenza artificiale, l’industria manifatturiera, le tecnologie avanzate per la connettività e la sicurezza e i fondi per la patrimonializzazione delle pmi” ha affermato il Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini.
“Un punto che ci sta particolarmente a cuore sono gli investimenti nell’edilizia sostenibile – prosegue il numero uno di viale dell’astronomia – che vogliamo legare al piano casa”.
“Questo tipo di accordi, insieme a progetti strategici come il Piano Mattei – ha continuato Orsini – offrono una straordinaria opportunità per consolidare la presenza italiana, integrando competenze e risorse, ma anche per sfruttare appieno le opportunità di questi mercati. Favorire questi accordi in maniera transitiva, aprendo mercati e facilitando investimenti nel nostro paese, è essenziale. Sono corridoi di scambio e di sinergia con aree importanti e in grande sviluppo, come Medio Oriente, Golfo Persico, Far East. In questo contesto, il rafforzamento del dialogo tra istituzioni e imprese è essenziale per trasformare le opportunità in progetti concreti”.
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