-4,7% i consumi del mese di aprile nel raffronto con aprile 2023, anche a causa del differente calendario e del meteo avverso. A certificarlo l’Osservatorio permanente Confimprese-Jakala.
Nei settori merceologici si salva abbigliamento-accessori a +0,1%, mentre la ristorazione precipita a -7,9%. Segnali negativi anche per altro retail che registra -8,6% con andamenti altalenanti nelle diverse componenti. Nei canali di vendita sostanziale allineamento in campo negativo di centri commerciali e vie dello shopping in flessione a -5%.
Nelle regioni la Sicilia riporta il migliore risultato e fa meglio della media Paese con un -0,2%, mentre la Sardegna fa segnare -9,3%. Nelle città di provincia si riflettono i medesimi andamenti regionali con Siracusa a +0,1% e Sassari a -12,3%
apr24 vs apr23 | |
SICILIA | -0,2% |
LAZIO | -3,3% |
CAMPANIA | -4,4% |
VENETO | -4,9% |
LOMBARDIA | -5,0% |
EMILIA-ROMAGNA | -5,2% |
PIEMONTE | -5,2% |
ABRUZZO | -5,3% |
CALABRIA | -7,5% |
LIGURIA | -7,6% |
TRENTINO ALTO ADIGE | -8,5% |
FRIULI-VENEZIA GIULIA | -8,9% |
SARDEGNA | -9,3% |
Già in marzo vi erano le premesse per un calo del mercato nel mese di aprile, dovuto al differente calendario con la Pasqua anticipata a marzo dell’anno corrente e alle avverse condizioni meteo. Un nuovo punto d’arresto, dunque, per un mercato che dall’inizio del 2024 ha già subìto andamenti altalenanti, nonostante la discesa dell’inflazione in aprile al +0,8% abbia influito sul carrello della spesa e diminuito l’ansia nelle famiglie italiane.
Nelle regioni la Sicilia riporta il migliore risultato e fa meglio della media Paese con un -0,2%, mentre la Sardegna fa segnare -9,3%. Nelle città di provincia si riflettono i medesimi andamenti regionali con Siracusa a +0,1% e Sassari a -12,3%.
Risultati gennaio-aprile 2024 vs gennaio-aprile 2023
Il progressivo anno gennaio-aprile 2024 vs gennaio-aprile 2023 chiude a -0,6% dato finalmente rappresentativo con un calendario delle festività e ricorrenze praticamente equivalente. I tre settori merceologici sono allineati in un range compreso tra -0,5% a -0,7%. Il travel è l’unico canale positivo con un +3,1% vs 2023.
«Il mese di aprile conferma, purtroppo, – spiega Mario Maiocchi, direttore centro studi Confimprese – che il trend in crescita dei consumi nei primi 3 mesi, rispettivamente -2,1%, +0,7% e +3,9% da gennaio a marzo, era legato a fattori di calendario – febbraio con 29 giorni e Pasqua anticipata a marzo – piuttosto che a reali miglioramenti del clima economico. Con un aprile a -4,7% il primo quadrimestre 2024 si stabilizza a un debole -0,6%. Considerando, tuttavia, la sfavorevole situazione climatica di questi primi mesi, restiamo fiduciosi che il proseguo dell’anno possa confermare le previsioni di una crescita moderata per il 2024 intorno al 1,0%».
A fronte, dunque, di un sistema Paese che continua tenere la barra dritta sia in termini occupazionali sia di Pil e di discesa dell’inflazione, si può ben sperare in una ripresa dei consumi per i prossimi mesi estivi. Quanto alla ristorazione, settore che ha registrato ottime performance di vendita per tutto il 2023, il Governo sta pensando di fare una legge per garantire a bar e ristoranti la possibilità di mettere e mantenere tavoli e sedie per il servizio all’esterno, come era stato consentito durante la pandemia e come è richiesto dai gestori dei locali, che potrebbero così aumentare stabilmente gli spazi a loro disposizione. Questo fattore aumenterebbe le battute di cassa e darebbe un forte sostegno al canale.
«Il mese di aprile 2024 – osserva Alessandro Olivari, senior partner Jakala – fa registrare una nuova battuta di arresto rispetto al trend positivo degli ultimi due mesi, con risultati complessivi per il settore retail in calo del -4,7% rispetto allo stesso mese 2023.Tale risultato è legato in particolare alle performance del settore ristorazione, -7,9% rispetto ad aprile 2023, ma è generalizzato per tutte le categorie di canali di vendita, con risultati particolarmente negativi per le vie dello shopping e i centri commerciali, rispettivamente -4,6% e -5,3% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Il secondo trimestre del 2024 parte quindi in salita, con il gap rispetto allo scorso anno che torna ad avere segno negativo a -0,6% rispetto ai primi quattro mesi del 2023».