Ha la potenzialità di far esplodere un caso molto più importante degli ultimi scandali di dossieraggio e, in generale, sull’uso improprio di informazioni delicate, che il governo sta cercando da mesi di combattere. I conti correnti spiati sono un episodio gravissimo, nonché un pericoloso precedente non solo ai danni di personaggi pubblici, ma anche di privati cittadini.
Sono stati effettuati numerosi accessi illegali all’interno dei conti correnti di persone delle Istituzioni, dell’imprenditoria, militari, politici, capi di partito, con una certa propensione a spiare personalità legate al mondo della destra.
Tra i nomi più importanti, quello del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di sua sorella, Arianna Meloni, del ministro della Difesa, Guido Crosetto. Ma anche quello del procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo.
Il caso si delinea molto più grave degli altri precedenti perché, in questa occasione, non è più un’autorità che utilizza male i suoi mezzi per indebolire un personaggio pubblico, ma un privato che, servendosi dei mezzi di una banca, spia gli altri in virtù di chissà quali interessi.
Gli accessi illegali ai conti correnti sarebbero quasi settemila, avvenuti tra il 21 febbraio del 2022 e il 24 aprile del 2024. Se ne sarebbe accorta, per prima, la filiale di Intesa SamPaolo di Bitonto, in Puglia, informata da un utente che aveva notato numerosi accessi illegali sul suo conto. Da qui querele e denunce, che hanno portato subito al licenziamento dell’impiegato incriminato. Ora sarà fondamentale capire se l’uomo ha agito per sé o se assoldato da qualcuno di esterno.
Giorgia Meloni, sui suoi profili social, ha commentato la vicenda con un pizzico di ironia: “Dacci oggi il nostro dossieraggio quotidiano” ha detto, sottolineando come certi pedinamenti, certi scambi illegali di informazioni riservate, siano ormai all’ordine del giorno. Diritti violati, privacy infranta.
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