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Convegno Parma su Alimentazione, Sostenibilità e Profili fiscali nell’ambito di Food For Future

Continuano a Parma i grandi appuntamenti sull’evoluzione del diritto tributario e della fiscalità alla luce delle novazioni tecnologiche, economiche e sociali. Nella città sede dell’Autorità Europea per la sicurezza alimentare , una folla di appassionati e addetti ai lavori si è riunita al Palazzo del Governatore per partecipare al convegno “Alimentazione e sostenibilità: profili fiscali” organizzato dal dipartimento di Giurisprudenza, Studi Politici e Internazionali e dalla cattedra di diritto tributario dell’Università di Parma, retta dal Alberto Comelli, in collaborazione con l’Università di Teramo, l’Università Federico II di Napoli e il patrocinio del Comune di Parma.

Parte centrale della giornata la tavola rotonda dedicata a “Raccolta, smaltimento dei rifiuti e incentivi fiscali nel settore alimentare”, moderata da Maria Cristina Pierro rettrice dell’Università dell’Insubria, con interventi di Gemma Pàton Garcìa cattedratica di diritto tributario all’Università di Castiglia- La Mancha, che ha svelato i contenuti della nuova tassa sui rifiuti, entrata in vigore proprio il 10 aprile 2025, che introduce elementi di novità sul ruolo del consumatore e cittadino responsabile . Subito dopo ha parlato Roberta Alfano , ordinaria alla Federico II di Napoli. Ha concluso Francesco Raimondi amministratore delegato di Value Target Srl – tra i massimi esperti in Italia in materia di incentivi fiscali e finanza agevolata.

Dal dibattito è emersa la necessità di continuare sulla strada dell’economia circolare, della raccolta differenziata e del riuso, sempre più spinti ed evoluta, anche grazie all’aiuto di tecnologie come le energie rinnovabili. In questo campo sono numerose le risorse e gli incentivi attivabili , come ha spiegato Francesco Raimondi ai presenti «E’ importante che non venga confusa la sostenibilità ambientale con la sostenibilità economica, aziendale e del ciclo produttivo – ha detto Raimondi– . E’ necessario che avvenga un cambio di centralità di nel modo di fare impresa. Oggi per le aziende i rifiuti e gli scarti di lavorazione sono un costo, anche ingente per i processi di smaltimento e gli obblighi normativi. Ma se gli scarti, tipo oli esausti, materiali plastici, rifiuti chimici, carta e altro possono essere riciclati per il riuso in chiave circolare, l’impresa avrà vantaggi economici immediati e a lungo e medio termine, contribuendo ad uno sviluppo sostenibile collettivo. Per attivare l’economia circolare servono però investimenti e risorse, che sono previsti dalle legislazioni nazionali ed europee. Il compito dei consulenti di finanza agevolata come Value Target è ascoltare le esigenze dell’impresa e cercare le risorse messe a disposizione dai governi dell’economia sostenibile».

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