La crescita del pil brasiliano nel primo trimestre di quest’anno ha sorpreso positivamente gli analisti: secondo l’Ibge la crescita è stata trainata a livello settoriale dall’agropecuaria come riflesso dei raccolti di soia e mais che si concentrano in questo periodo dell’anno (+11% rispetto al trimestre precedente) e dai servizi (+1,4%). Sostanzialmente stabile l’industria.
La crescita è stata sostenuta dai consumi delle famiglie e dalla tenuta del mercato del lavoro (con una disoccupazione al 7,5% nel trimestre mobile che va da febbraio ad aprile), insieme al calo dei tassi e ad una moderazione dell’inflazione, senza dimenticare i programmi governativi di sostegno al reddito alle famiglie meno abbienti.
La crescita registrata dal pil brasiliano è del 2,5% anno su anno, e del 7,8% rispetto al periodo pre-pandemia.
La buona performance dell’economia brasiliana va nella direzione di una conferma delle stime del Fondo Monetario per il 2024, che attribuiscono al Brasile una crescita del 2,2% collocandolo all’ottavo posto nella graduatoria delle principali economie mondiali, prima dell’Italia e dopo la Francia. Sul 2024 pesano tuttavia le incertezze circa l’impatto delle recenti inondazioni nello stato di Rio Grande do Sul, responsabile del 6% del Pil nazionale. (Ice San Paolo)