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Trend di crescita nelle offerte di case in locazione, nell’ultimo trimestre 2024

L’offerta di case destinate alla locazione (che include gli affitti classici e quelli temporanei) nel quarto trimestre del 2024 ha mostrato un trend di crescita, con un incremento del 16%. Secondo l’ultimo report dell’Ufficio Studi di idealista, in particolare, la quota degli affitti transitori ha raggiunto il 26% del totale, segnando un significativo aumento rispetto ai periodi precedenti.

Sebbene lo stock di case disponibili per l’affitto si sia ancora abbondantemente sotto i livelli registrati prima della pandemia (-34%), il 2024 ha confermato una solida ripresa dell’offerta, iniziata nell’ultimo trimestre del 2022, con cinque trimestri consecutivi di crescita.

La risalita dello stock è attribuibile in buona parte al forte aumento degli affitti transitori (da 6 a 18 mesi), che hanno visto un incremento annuale del 49%. Anche gli affitti classici (4+4) hanno registrato una crescita, sebbene più contenuta, pari all’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo studio di idealista sottolinea come gli affitti transitori stiano sempre più influenzando l’offerta complessiva, arrivando a costituire il 26% del mercato totale.

Locazioni classiche 2024 vs 2023

In generale, si osserva un incremento dell’offerta di locazioni classiche (4+4) con 53 mercati in crescita rispetto all’anno precedente, tra cui segnaliamo i forti aumenti di Bolzano (121%), Belluno (100%), Bologna (83%) e Firenze (64%). Gli affitti permanenti crescono anche a Milano (40%), mentre segnano ancora un calo a Roma (-11%). Le diminuzioni più significative dello stock di locazioni classiche sono per Oristano (-58%), Aosta (-50%) e Isernia (-47%).

Come è evoluta l’offerta di affitti: 2024 vs 2019


Nonostante l’attuale tendenza di crescita con aumenti record degli affitti transitori e un lieve incremento anche delle locazioni classiche, l’offerta complessiva di affitti rispetto al quarto trimestre del 2019 è in forte calo, con una diminuzione del 34%. Questo dato evidenzia un’evoluzione complessa del mercato delle locazioni, che, pur mostrando segnali positivi negli ultimi anni, deve fare i conti con un trend di riduzione dell’offerta che dura da cinque anni.

In effetti, lo stock di affitti è ancora in calo nella maggior parte delle città italiane, con 84 capoluoghi che hanno registrato una contrazione rispetto a cinque anni fa. Le diminuzioni più drastiche si sono verificate a Torino (-86%), Caserta (-84%) e Roma (-73%), con cali significativi anche in altre città metropolitane. D’altro canto, in 24 capoluoghi l’offerta di abitazioni in affitto è aumentata, con incrementi particolarmente rilevanti a Catanzaro (152%), Bologna (88%) e Milano (72%). Lecce è l’unico capoluogo in cui lo stock di affitti è rimasto sostanzialmente invariato, senza significativi cambiamenti rispetto al 2019.

Affitto transitorio

Il contratto di locazione transitorio, regolato dalla legge 431/1998, è un accordo impiegato per l’affitto di un immobile ad uso abitativo per un periodo di tempo limitato e per esigenze abitative temporanee non turistiche. Questo tipo di contratto di locazione è particolarmente vantaggioso per studenti universitari e lavoratori che necessitano di trascorrere un breve periodo fuori dalla loro città di residenza per motivi di studio o lavoro.

Il contratto di locazione transitorio ha una durata minima di 1 mese e massima di 18 mesi. Rispettare le tempistiche stabilite dalla legge è fondamentale per evitare di incorrere nella nullità dell’accordo, il quale va registrato solo se si superano i 30 giorni di locazione. Per redigere questo tipo di contratto di locazione, il modello da utilizzare è quello predisposto dalla Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.

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