Analisi condotta da Twin4Cyber e dalla divisione Cybersecurity di Maticmind che rivela come gli attacchi delle cyber gang ransomware non siano fenomeni casuali, ma rispondano a strategie precise, influenzate da fattori economici e geopolitici. La minaccia informatica rappresenta una delle sfide più urgenti per la sovranità digitale e la stabilità economica europea. Con il 39% degli attacchi globali ransomware, l’Unione Europea emerge come bersaglio privilegiato, attratta dal forte potenziale economico e dalla vulnerabilità strutturale delle Pmi, vero motore economico europeo.
I dati mostrano una chiara correlazione tra l’alto Pil pro capite e l’elevato numero di attacchi ransomware, mentre il livello di digitalizzazione risulta direttamente collegato alla quantità di dispositivi infetti da malware e infostealer. Al contrario, Paesi come Russia, Cina e Turchia, pur registrando un numero di dispositivi compromessi da infostealer, risultano quasi immuni ai ransomware, grazie a fattori politici, tecniche di deterrenza o anche forse per una minore visibilità mediatica degli attacchi stessi.
Questi dati obbligano a ripensare la sicurezza digitale non solo come questione tecnica, ma come un vero e proprio terreno di confronto geopolitico, in cui sono in gioco la resilienza del tessuto produttivo e la stabilità delle istituzioni democratiche europee.