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Davos: al World Economic Forum, 350 leaders e un protagonista

Circa 3.000 partecipanti da oltre 130 Paesi, 60 capi di Stato e di governo, 350 leader governativi per il 55esimo Annual Meeting del World Economic Forum.

Da oltre 50 anni si tiene a gennaio, a Davos, in Svizzera, il convegno che riunisce il think thank politico ed economico del Pianeta.

Il nuovo presidente degli Stati Uniti, Donal Trump, ha partecipato in videocollegamento, tuonando; “Dal nostro punto di vista l’Ue ci tratta molto male, farò qualcosa in merito al nostro deficit commerciale con l’Ue “.

Con il nuovo motto Chi non produce negli Usa dovrà pagare dazi” Trump ha esposto le politiche commerciali che intende adottare nei confronti degli alleati europei, molti dei quali erano presenti all’evento.

Di contro, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha ricordato nel suo intervento al Forum che tre milioni e mezzo di statunitensi lavorano in aziende europee, mentre un altro milione dipenda direttamente dal commercio con l’Europa. “Siamo pronti a negoziare sui dazi, – ha detto von der Leyen – ma anche a proteggere i nostri valori e i nostri ideali”.

Per rimanere al passo con un mondo in rapida trasformazione la Commisisone Ue ha elaborato una nuova strategia economica basata su tre pilastri:

  • unione dei mercati dei capitali
  • semplificazioni per le imprese in tutta Europa
  • energia più sostenibile. Per sostenere la crescita europea, inoltre, l’attenzione sarà rivolta ad aumentare la produttività, colmando il divario nel settore dell’Innovazione e affrontando il problema della difficoltà di accesso al credito, nonostante le ingenti quote di risparmio disponibili.

 

 

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