Secondo quanto riporta la newsletter dell’Ambasciata di Cina a Roma, l’incontro, definito «franco e costruttivo», ha portato alla firma di una dichiarazione congiunta che segna un’importante distensione nei rapporti tra le due principali potenze economiche globali. Washington ha annunciato la sospensione del 91% dei dazi aggiuntivi imposti ad aprile, mantenendo una tariffa residua del 10%. Pechino ha risposto con un taglio di 24 punti percentuali sui propri dazi ad valorem, per un periodo iniziale di 90 giorni.
Le misure sono entrate in vigore il 14 maggio e hanno prodotto effetti immediati: nei porti cinesi si registra un’impennata delle esportazioni verso gli Stati Uniti, mentre centri come Yiwu tornano a popolarsi di buyer americani. L’accordo prevede anche l’istituzione di un meccanismo strutturato di consultazione, volto a gestire future divergenze. Tuttavia, alcuni dazi restano attivi e il clima negoziale appare ancora fragile.
Pechino invita Washington a dimostrare “continuità e impegno autentico”.
Sollievo e fiducia per l’economia globale
Il recente incontro ad alto livello tra Cina e Stati Uniti sui temi economici e commerciali, tenutosi in Svizzera, ha segnato un’importante svolta nei rapporti tra le due potenze. Le delegazioni hanno raggiunto una serie di intese sostanziali, tracciando un percorso comune basato sul dialogo paritario e costruttivo. In un contesto di rallentamento globale e crescenti tensioni geopolitiche, la ripresa del confronto tra Pechino e Washington è stata accolta come un segnale rassicurante.
Le due economie rappresentano oltre un terzo del Pil mondiale e circa un quinto del commercio globale. Riaprire i canali di comunicazione è, dunque, una necessità condivisa. Pechino ha ribadito la propria linea di coerenza e disponibilità al dialogo, criticando le misure unilaterali adottate dagli Stati Uniti, che nelle ultime settimane hanno inciso negativamente su economie e catene di approvvigionamento internazionali.
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