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E’ svedese la rivoluzione delle App di parcheggio: il grande business EasyPark

Tra le rivoluzioni più importanti introdotte dalla digital transformation ci sono senz’altro le App di parcheggio che ci permettono di parcheggiare nelle zone blu pagando comodamente col telefono, senza rischi di multe e solo per il periodo nel quale occupiamo lo spazio. Tra i sistemi più usati e noti c’è senza EasyPark, che nasce durante il boom della new economy in Svezia, per semplificare le operazioni di parcheggio e oggi opera in oltre 20.000 Città in più di 90 nazioni ed è – come facile intuire- una delle aziende in più rapida crescita in Europa. Una storia interessante e un business enorme (162 milioni di dollari, secondo una recente stima) che si sta ampliando a macchia d’olio con altri servizi come la ricarica dei veicoli, l’analisi dei dati e dei flussi di pagamento. Ne abbiamo parlato con Elisa Filipponi, country director Italia di Easy Park Group.

Tutti conoscono EasyPark e molti utilizzano la vostra app, come è nata questa idea e perché?

EasyPark nasce nel 2001 da un’intuizione tanto semplice quanto rivoluzionaria: digitalizzare la sosta urbana- spiega Filipponi- Partendo da un sistema B2B per i parcheggi di Stoccolma, l’azienda è evoluta attraverso la tecnologia SMS fino al lancio dell’app nel 2011, momento decisivo che ha trasformato definitivamente il settore. Il nostro percorso ventennale è stato guidato dalla missione di trasformare un’esperienza quotidiana come quella del parcheggio in un semplice gesto digitale. Attualmente, come leader globale attivo in oltre 20.000 città di più di 90 paesi, lavoriamo per creare ambienti urbani più vivibili attraverso soluzioni tecnologiche che migliorano concretamente la vita quotidiana dei cittadini.

La Commissione europea il 5 marzo ha varato il Piano d’azione per l’auto, confermando lo stop ai motori termici per il 2035, ma inserendo il concetto di neutralità tecnologica, che di fatto è una marcia indietro sul monopolio dell’elettrico. Come valutate questa scelta?

In EasyPark Group, accogliamo con favore qualsiasi iniziativa che supporti la transizione verso una mobilità più sostenibile. Mentre i veicoli elettrici rappresentano una componente chiave del futuro, comprendiamo anche l’importanza di consentire lo sviluppo dell’innovazione e di soluzioni alternative. La neutralità tecnologica favorisce l’adozione di molteplici strategie innovative capaci di accelerare il processo di decarbonizzazione, rispettando al contempo lo stato di sviluppo delle infrastrutture locali e le reali necessità dei cittadini. Il nostro obiettivo primario rimane la creazione di centri urbani più sostenibili ed efficienti, e siamo convinti che questa decisione rappresenti un importante passo avanti in questa direzione.

Tra gli obiettivi di Easy Park c’è il rendere le città più vivibili, quali saranno le azioni concrete che metterete in campo, soprattutto in Italia?

Lavoriamo ogni giorno per rendere le città più vivibili operando sia come fornitore di servizi digitali sia come consulenti specializzati in mobilità urbana. Collaboriamo strategicamente con le amministrazioni locali e i gestori della sosta implementando soluzioni data-driven. La diffusione della nostra app in 900 città italiane testimonia il ruolo chiave che EasyPark ha conquistato nella digitalizzazione della sosta nel Paese, un traguardo che ci riempie di orgoglio. In Italia, oltre alla sosta su strada, stiamo potenziando la nostra presenza nei parcheggi con struttura, permettendo agli utenti di pagare la sosta in modo rapido e veloce senza passare dalle casse, in modo da alleggerire il traffico e promuovere un ecosistema di mobilità urbana più fluido e sostenibile.

Stefano Bergonzini

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