Da paese essenzialmente agricolo quale era agli albori della Repubblica nel 1923, la Turchia è ora diventata un’economia dotata di una solida e diversificata struttura industriale, che ne ha fatto un polo manifatturiero di primo piano, ben integrato nelle catene del valore europee. I rapporti che la Turchia intrattiene con i propri partner economici e commerciali riflettono il ruolo di hub geografico-logistico del paese, tradizionalmente favorito dalla sua posizione strategica di crocevia fra oriente e occidente e testimone, nei secoli, di intensi scambi commerciali.
Va poi evidenziato che la Turchia è stata protagonista di un vero e proprio miracolo economico a partire dai primi anni duemila fino ad almeno il 2018: tranne il biennio 2008-2009 di crisi globale, il PIL ha fatto registrare tassi d’incremento annuali talvolta “cinesi”, pari anche a 9,8% (2004), 9% (2005), 11,2% (2011), 8,5% (2013), 7,5% (2017). Il PIL turco è così arrivato a valere 1.344 miliardi di dollari nel 2024 (equivalente al 56% del PIL italiano), contro i 314 miliardi di venti anni prima (era il 20% allora). Tale risultato colloca la Turchia, in termini di dimensioni del Pil (espresso in valore assoluto in Usd), al 17° posto nella graduatoria delle economie mondiali. Il dinamismo economico turco ha uno dei suoi fattori propulsivi anche nella giovane età e nel buon livello di istruzione degli 85 milioni di abitanti (33,6 anni l’età mediana, contro i 48,4 dell’Italia), per il 77% urbanizzati.
Con circa 15.700 dollari pro capite nel 2024 (Italia 40.300 Usd), la Turchia si può considerare – in prospettiva mondiale – un paese a reddito medio. Questo dato numerico ne fa un mercato, in generale, più propenso ad importare dall’Italia beni d’investimento, destinati a sostenere la produzione e il miglioramento tecnologico delle industrie utilizzatrici. Generalmente più limitato è lo spazio per i beni di consumo tipici del Made in Italy, benché negli ultimi tempi il quadro appaia più sfumato a causa di un lungo periodo di grave inflazione che ha in parte modificato le ragioni di scambio della Turchia.
Italyan Trade Agency, Ufficio di Istambul