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Emissioni di gas serra dell’economia dell’Ue diminuite in 22 paesi

Nel quarto trimestre del 2023, le emissioni di gas serra dell’economia dell’Ue sono state stimate a 897 milioni di tonnellate di C 2 equivalenti (Co 2 -eq), una diminuzione del 4,0% rispetto allo stesso trimestre del 2022 (935 milioni di tonnellate di Co 2 -eq ). Il prodotto interno lordo (Pil) dell’UE è rimasto stabile, registrando solo un lieve aumento (0,2% nel quarto trimestre del 2023, rispetto allo stesso trimestre del 2022).

Nel quarto trimestre del 2023, i settori economici responsabili delle maggiori riduzioni rispetto al quarto trimestre del 2022 sono stati l’approvvigionamento di energia elettrica e gas (-17,2%) e il manifatturiero (-3,1%). Le emissioni delle famiglie sono rimaste pressoché stabili.

Si stima che nel quarto trimestre del 2023 le emissioni di gas serra siano diminuite in 22 paesi dell’Ue, rispetto allo stesso trimestre del 2022.

Le maggiori riduzioni dei gas serra sono stimate per Estonia (-23,0%), Bulgaria (-17,0%) e Finlandia (-9,0%).

Dei 22 membri dell’Ue che si stima abbiano ridotto le proprie emissioni, 10 hanno registrato anche un calo del Pil (Estonia, Finlandia, Svezia, Germania, Austria, Irlanda, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi e Lussemburgo). L’Ungheria ha mantenuto il Pil allo stesso livello riducendo le emissioni. Si stima che gli altri 11 paesi dell’Ue (Bulgaria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Italia, Spagna, Francia, Polonia, Portogallo, Romania e Croazia) siano riusciti a ridurre le emissioni pur aumentando il loro Pil.

Aumenti delle emissioni sono stimati per Malta (+7,7%), Slovenia (+5,6%), Cipro (+2,3%), Slovacchia (1,7%) e Grecia (+0,3%). Contemporaneamente, tutti e 5 hanno registrato un aumento del Pil: Malta (+4,3%), Slovenia (+2,2%), Cipro (+2,1%), Slovacchia (+2,2%) e Grecia (+1,1%).

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