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Enel Box, nuovo concept progettuale sostenibile di Enel Grids

Enel Grids rivoluziona il design delle sue cabine secondarie rendendole ancora più sostenibili e armonizzate con l’ambiente urbano, e lo fa grazie ad Enel Box, il nuovo concept progettuale grazie al quale le cabine saranno realizzate con materiali a basso impatto ambientale e con un ridotto numero di componenti, minimizzando così l’impronta carbonica delle infrastrutture e agevolando la loro integrazione nel contesto cittadino, rurale e nelle aree storiche.

“Per abilitare la transizione energetica e procedere spediti verso un futuro a zero emissioni abbiamo bisogno di reti di distribuzione sempre più sostenibili, resilienti e interattive – ha dichiarato Antonio Cammisecra, Responsabile Enel Grids. – Proprio per realizzare quest’obiettivo il Gruppo ha adottato l’approccio Grid Futurability, collaborando con tutti gli stakeholder per ripensare i componenti chiave delle sue infrastrutture di rete in un ecosistema aperto e cooperativo. Le cabine secondarie sono una parte importante dei nostri investimenti futuri, e solo nell’anno scorso ne abbiamo realizzate in Italia una al giorno. La cabina del futuro sarà un’icona di intelligenza decentralizzata per accogliere al meglio la generazione rinnovabile, la flessibilità e tutti i nuovi bisogni legati alla elettrificazione dei consumi”.

Il nuovo design delle cabine secondarie “Enel Box”, elaborato da Eugenio Bini, rientra nel più ampio percorso avviato da Enel Grids di ri-progettazione in chiave sostenibile delle infrastrutture elettriche essenziali, dedicate alla trasformazione dalla media alla bassa tensione, oltre che al controllo e alla protezione della rete. Le cabine attualmente sono 245mila in Italia e 148mila in Spagna. L’intento è renderle strumenti sempre più innovativi per aumentare esponenzialmente la quantità di energia immessa nella rete di distribuzione proveniente da fonti rinnovabili e implementare così l’elettrificazione dei consumi energetici. Un impegno coerente non solo con l’orientamento di Gruppo (il Piano Strategico 2023-2025 dedica alle reti il 40% dei 37 miliardi di investimenti complessivi previsti) ma anche con l’impianto del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: presentando vari progetti, infatti, soprattutto nella missione relativa alla “Rivoluzione verde e transizione ecologica” (M2), Enel ha vinto gare per quasi 4 miliardi di euro, di cui 3,5 saranno dedicati proprio al potenziamento e all’innovazione delle reti di distribuzione in ottica smart grids.

Entro il 2023 sarà conclusa la fase di progettazione del design della cabina secondaria, mentre a partire dal 2024 prenderà il via l’installazione delle nuove infrastrutture elettriche di Enel Grids in Italia e successivamente in tutti i Paesi in cui opera. Oltre al nuovo design, le cabine elettriche conterranno tecnologia avanzata di digitalizzazione, potenti dispositivi con capacità computazionale decentralizzata e trasformatori più sostenibili in grado di gestire al meglio la generazione distribuita e flussi elettrici sempre più bidirezionali.

Il concept progettuale è stato scelto a valle di una competizione aperta lanciata da Enel Grids sulla piattaforma di crowdsourcing Enel Open Innovability® a cui hanno partecipato professionisti e studi di progettazione internazionali in un’ottica di Open Innovation. L’obiettivo della sfida globale era l’elaborazione di nuovi sistemi di progettazione delle cabine basati sui principi della sostenibilità e su un approccio circular by design, per rendere gli elementi architettonici adattabili ai differenti contesti d’uso.

Le proposte sono state valutate da una giuria di esperti composta da Paolo Cresci, Head of Sustainable Development in Arup; Alberto Iacovoni, coordinatore dei Master dell’Istituto Europeo di Design; Francesco Cascino, fondatore di Art Thinking; Katiuscia Eroe, responsabile Energia di Legambiente Nazionale, Romano Giglioli, Professore all’Università di Pisa – Ensiel, Claudio Raviolo, Architetto e Partner dello Studio Citterio-Viel e Simona Maschi Ceo and cofounder Ciid, Copenhagen Institute of Interaction Design. La giuria ha premiato cinque proposte progettuali su 38 complessivamente esaminate, classificando al primo posto il concept elaborato da Eugenio Bini, “Enel Box”, per la sua “modularità, semplicità e flessibilità nella relazione ai diversi contesti”.

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