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Fondazioni Filippo Caracciolo di Aci e Principe Alberto II di Monaco siglano protocollo d’intesa per collaborazione nel campo della mobilità

Il protocollo d’intesa siglato dalle due Fondazioni è finalizzato alla tutela dell’ambiente e alla promozione dello sviluppo sostenibile.  Entrambe le Fondazioni incardinano la propria attività al principio etico universale della tutela del pianeta e si impegnano a contribuire concretamente per la ricerca e l’implementazione di soluzioni che rendano la mobilità sempre più sostenibile, a vantaggio dell’ambiente, del clima, della natura e dell’uomo.

“Ogni strategia nazionale ed internazionale finalizzata alla sostenibilità ambientale non può prescindere dallo studio scientifico del quadro globale – dichiara Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia – oltreché dell’impatto delle azioni intraprese e dei benefici dei progetti che si intendono attuare. L’intesa siglata oggi abbatte ogni confine nella ricerca continua di soluzioni perseguibili per una mobilità sempre più sicura, per le persone e per l’ambiente”.

“In un momento cruciale di transizione verso una mobilità più rispettosa del pianeta, questo protocollo d’intesa segna un importante passo avanti” – afferma Marco Colasanti, Presidente della Fondazione Principe Alberto II di Monaco in Italia. “Stiamo lavorando insieme per promuovere e attuare soluzioni concrete che possano farci avanzare verso un futuro più sostenibile.”

“Sostenere la Salute della Terra e il benessere della collettività, anche attraverso la sostenibilità del sistema dei trasporti e della mobilità, è il filo conduttore che guida la collaborazione tra i nostri Enti” – sottolinea Giuseppina Fusco, Presidente della Fondazione Filippo Caracciolo. “Una collaborazione che intende mettere a fattore comune esperienze e competenze per realizzare studi e ricerche, formulare proposte, sviluppare progetti e iniziative, anche formative e di sensibilizzazione, con il fine ultimo di traguardare una mobilità sicura, ecosostenibile ed efficiente, economicamente e socialmente”.

 

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