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Fondi di Venture Capital guardano con interesse alle startup al femminile

A livello di singoli stati l’Italia (10,8%) è seconda solo dietro alla Spagna (13,2%) ma davanti a Francia, Regno Unito (10,4%) e Germania (8,8%). Tra i settori oggetto delle attenzioni dei fondi che investono nelle realtà al femminile spiccano sanità (19,2%), fintech (18,5%) e software aziendale (12,7%).

“Per promuovere l’imprenditoria al femminile che contribuisce alla sostenibilità del nostro paese, è fondamentale diffondere la cultura dell’impresa di valore e accompagnare le donne di qualsiasi età ad allenare il mindset per creare imprese sostenibili”, dichiara Elga Corricelli, co-founder insieme a Layla Pavone del programma di accelerazione al femminile Women in Action, promosso da LifeGate Way in partnership con Ventive di cui si è appena conclusa la 1ᵃ edizione

In Europa rimane alta l’attenzione

dei fondi di venture capital

nei confronti delle startup a guida femminile

Nell’ultimo decennio, tra il 2014 e il 2023 la quota d’investimenti del venture capital nelle startup femminili è passata dal 5,4% al 9,6%, con un incremento del +77% che ha portato quasi a un raddoppio delle cifre investite. Nel 2023, sempre secondo lo stesso studio, le startup guidate da donne hanno raccolto, a livello europeo, ben 5,8 miliardi di euro di fondi di venture capital.

Nel 2023, secondo gli ultimi dati disponibili diffusi da Unioncamere e dall’Istat, le aziende al femminile registrate in Italia erano oltre 1,3 milioni, un numero in leggero calo (-0,9%) rispetto al 2022, rappresentando quindi una quota pari a quasi un quarto (22%) sul totale del tessuto produttivo nazionale. Tra i settori ad aver subito una maggiore frenata in termini di chiusura di aziende al femminile troviamo commercio (-8mila attività), agricoltura (-6mila) e la manifattura (-2mila), mentre la quasi totalità delle imprenditrici italiane (90,7%) opera nel comparto dei servizi. 4 di queste imprese su 10 (37%) hanno sede al Sud. Per supportare l’incremento e lo sviluppo dell’impresa al femminile innovativa in Italia LifeGate Way, polo di open innovation del gruppo LifeGate che mette in contatto il più grande ecosistema di startup sustainable native italiane con i protagonisti dell’innovazione, ha realizzato, in collaborazione con Ventive, società di investimenti e consulenza per startup e Pmi innovative, Women in Action, programma di accelerazione al femminile di cui si è appena conclusa la prima edizione. Obiettivo del percorso: accompagnare imprenditrici e aspiranti founder ad acquisire e allenare strumenti per creare imprese sostenibili che possano crescere generative e alimentare il bene comune.

“L’imprenditoria femminile rappresenta un motore di cambiamento cruciale per la sostenibilità e il benessere economico dell’Italia. Women in Action nasce per aiutare la cultura dell’inclusione di genere in ambito imprenditoriale e con LifeGate Way abbiamo creato un ecosistema di valore tra donne di differenti età e professionalità che desiderano costruire o guidare imprese sostenibili – dichiara Elga Corricelli, co-founder e supervisor del programma Women in Action – Investire in settori come l’energia rinnovabile e l’economia circolare, promossi spesso dalle donne imprenditrici, può guidare un’evoluzione verso un’economia più sostenibile e inclusiva. La promozione dell’imprenditoria femminile, attraverso politiche di supporto e incentivi mirati, può dunque contribuire a ridurre il divario di genere nel mondo del lavoro e aumentare il benessere economico dell’Italia. Per sostenere l’imprenditoria femminile e aiutare le donne a fare impresa – conclude Corricelli – è necessario far evolvere la cultura della nostra nazione, alimentare un mindset imprenditoriale e promuovere sin dalle scuole modelli anche al femminile”.

 

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