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Francia-Italia: Trattato del Quirinale ha compiuto due anni

  • “Francia-Italia, una relazione che guarda al futuro “
  • “Francia e Italia intrattengono relazioni molto strette in tutti i settori. Questa relazione è alimentata tra l’altro dagli scambi commerciali, dagli investimenti, dalla mobilità dei ricercatori e degli artisti, dalla cooperazione militare, di polizia e giudiziaria. Ma è importante anche – e forse soprattutto – costruire questa vicinanza per il futuro – dichiara l’Ambasciatore Martin Briens – Per farlo, dobbiamo dare tutte le opportunità a ciò che farà la relazione italo-francese di domani e per le generazioni future: i giovani.  Investire sui nostri giovani, avvicinarli, è quindi essenziale se vogliamo che il “riflesso franco-italiano” diventi una parte duratura della storia dei nostri due Paesi.
  • A cominciare dai settori in cui i nostri giovani già si incontrano: dalle classi Esabac alle 340 doppie lauree rilasciate dalle università di entrambi Paesi, dalle alleanze universitarie europee (23 su 41 includono università francesi e italiane) alle doppie lauree, in particolare nel campo dell’apprendistato, che sta prendendo sempre più importanza. Ma un rapporto che guarda al futuro è anche interessato al potenziale innovativo dei suoi giovani, come dimostrano gli sforzi compiuti da Bpi France e Cassa depositi e prestiti per creare un acceleratore per le start-up e le imprese innovative di entrambi i Paesi, nonché il loro programma “Young leaders” per creare sinergie tra giovani imprenditori. E non dimentichiamo i nostri giovani artisti, con il Nuovo Grand Tour, che si rivolge a oltre 100 artisti sotto i 30 anni che possono già fare delle residenze tra i due Paesi – conclude l’Ambasciatore di Francia in Italia – la creazione di un servizio civile comune sarà senza dubbio un altro potente fattore di avvicinamento dei nostri giovani. Puntiamo su queste sinergie tra i giovani di domani”.

Il Trattato bilaterale di cooperazione rafforzata tra l’Italia e la Francia è stato firmato il 26 novembre 2021 dal Presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, e dal Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, al Palazzo del Quirinale, a Roma

Il Trattato è articolato attorno a tre obiettivi:

  • lavorare insieme al livello europeo per un Europa sempre più compatta, democratica e sovrana, iscrivendo le nostre cooperazioni in questa prospettiva;
  • favorire il ravvicinamento e l’integrazione delle nostre società civili, promuovendo in particolare la mobilità dei giovani;
  • strutturare la relazione bilaterale conferendole degli orientamenti strategici e formalizzando alcuni quadri di consultazione.

Il “Trattato tra la Repubblica italiana e la Repubblica francese per una cooperazione bilaterale rafforzata”, detto “Trattato del Quirinale”, ha festeggiato i due anni dalla sua firma, lo scorso 26 novembre.

È entrato definitivamente in vigore il 1º febbraio 2023, dopo essere stato ratificato dai Presidenti della Repubblica dei due Paesi, in seguito alle approvazioni dei Parlamenti: il 25 maggio 2022 alla Camera dei Deputati e il 5 luglio 2022 al Senato italiano, poi in Francia il 27 settembre 2022 al Senato e il 31 ottobre 2022 all’Assemblea Nazionale.

 A due anni dalla firma del Trattato, l’Ambasciata di Francia in Italia traccia un bilancio delle sue realizzazioni concrete per lo sviluppo delle relazioni franco-italiane:

  • La prima riunione del Forum di consultazione tra i Ministeri dell’economia, delle finanze e dello sviluppo economico, previsto dal Trattato, il 3 marzo a Roma. Co-presieduta dal Ministro per le Imprese e il Made in Italy e dal Ministro dell’Economia, delle Finanze e della Sovranità industriale e digitale, essa si è conclusa con l’adozione di una dichiarazione comune su “Una visione condivisa per una strategia industriale dell’UE verso la transizione verde e digitale” e con la costituzione di gruppi di lavoro su diversi temi chiave per la cooperazione industriale e tecnologica.
  • La prima riunione, il 28 aprile a Milano, del forum di consultazione regolare tra i Ministeri della Giustizia, previsto dal Trattato. Esso costituisce l’istanza di dialogo regolare tra i due Ministri e i Ministeri della Giustizia sulle principali sfide comuni ai due Paesi.
  • L’organizzazione a Roma, il 30 maggio, del primo Consiglio italo-francese della Gioventù, che ha inaugurato il servizio civile franco-italiano, con l’obiettivo di avviare 150 primi servizi civili.
  • La seconda edizione del «Nuovo Grand Tour», programma di residenze di artisti nei due Paesi inaugurato con la firma del Trattato: nel 2023, dopo una prima edizione che si era svolta in Italia, essa si tiene ormai anche in Francia e riguarderà un centinaio di artisti, il doppio dell’edizione precedente.
  • La firma di una “Capability roadmap” nel settore degli armamenti il 30 giugno, che rinforza le collaborazioni tra i due Paesi in questo settore.
  • L’istituzione di una Cabina di Regia di cooperazione in materia di sicurezza tra i nostri due Paesi, il 29 settembre, che faciliterà le collaborazioni sul campo (inchieste, pattuglie, scambi di informazioni).
  • La prima riunione del Comitato di cooperazione frontaliera, tenutasi a Torino il 31 ottobre, che ha permesso per la prima volta di riunire i rappresentanti di regioni, metropoli, province e dipartimenti frontalieri, oltre che a parlamentari impegnati, su numerosi temi di interesse comune.
  • Lo svolgimento a Parigi, il 13 novembre, del primo workshop italo-francese in materia di pubblica amministrazione, dedicato alle riforme dell’amministrazione pubblica nei due Paesi.
  • Lo svolgimento, in formato trilaterale con la Germania, dei primi due incontri dedicati ai settori industriali strategici: le materie prime critiche e l’intelligenza artificiale.

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