Skip to content Skip to footer

Giuli: “150 milioni di euro dal Mic per “ Recovery Art”

Lo ha detto il Ministro della cultura, Alessandro Giuli, nel corso del suo intervento al convegno “Beni culturali e catastrofi naturali: idee per la tutela” promosso dal Dipartimento della Protezione Civile e Casa Italia e dedicato alla protezione, salvaguardia e gestione del patrimonio culturale nazionale in situazioni di emergenza connesse a eventi calamitosi, con la partecipazione di Nello Musumeci, Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Fabio Ciciliano, Capo Dipartimento della Protezione Civile, e Luigi Ferrara, Capo Dipartimento Casa Italia.

“Per assicurare l’adeguato ricovero delle opere d’arte nelle aree colpite da terremoti – ha aggiunto il Ministro – è inoltre prevista la realizzazione di cinque depositi per la conservazione del patrimonio mobile: la maggior parte delle perdite avviene infatti non tanto in seguito al sisma o all’evento calamitoso, ma subito dopo a causa della mancanza di protezione, di vigilanza, di cura delle opere e del patrimonio. Questi depositi, detti ‘Recovery art’, sono previsti in punti distinti del territorio nazionale con lo scopo di coprire la maggior parte del Paese e intervenire rapidamente con le misure di trasporto e conservazione. La spesa complessiva per la loro realizzazione è di 150 milioni di euro”.

“In aggiunta al rischio sismico – ha considerato ancora Giuli – negli ultimi anni è emersa un’attenzione collettiva per gli incendi boschivi, la minaccia delle minacce nelle stagioni calde. Azioni di prevenzione e protezione – ha concluso il Ministro – non sono sempre sufficienti: per questo motivo il ministero della Cultura ha predisposto delle specifiche procedure che prevedono una struttura organizzativa straordinaria da attivare in situazione di emergenza che pongono a rischio beni di interesse culturale. Si tratta di un’unità di crisi, una rete di sicurezza e di coordinamento a livello nazionale e regionale che garantisce la sinergia operativa costante con tutti gli istituti preposti, Prefetture, Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Forze dell’ordine e volontari”.

 

Show CommentsClose Comments

Leave a comment