Sviluppare le zone rurali puntando sull’agriturismo: questo il programma per il quale il Governo del Kosovo ha stanziato 20 milioni di euro e che è considerato cruciale per favorire la prosperità economica delle zone più svantaggiate e mantenere allo stesso tempo un equilibrio tra sostenibilità ambientale e sociale.
Il progetto prevede attività destinate a rafforzare le capacità imprenditoriali degli operatori del settore nei comuni a maggioranza serba del nord del Kosovo, offrendo diversi servizi di assistenza tecnica e finanziaria. Tra gli obiettivi c’è quello di creare nuovi posti di lavoro non solo nelle aziende agricole ma anche che nei servizi ad esse correlati, come ristorazione e turismo.
Questo approccio consentirebbe di valorizzare le risorse naturali e culturali locali e di attrarre visitatori interessati a esperienze autentiche e formative sui valori dell’agricoltura sostenibile e sull’importanza della biodiversità, ma anche sulla conservazione del patrimonio artistico e paesaggistico delle aree coinvolte. I contributi economici messi a disposizione saranno suddivisi in tre categorie principali. Varieranno da 10.000 euro per i progetti più piccoli, fino all’erogazione di importi di 50.000 e 250.000 euro per le iniziative più strutturate.
Il programma è un tassello della “Strategia nazionale per l’agricoltura e lo sviluppo rurale 2022-2028”, con cui l’Esecutivo kosovaro si propone di rendere l’economia agricola più produttiva, sostenibile e competitiva mediante l’acquisizione di competenze e l’adozione di tecnologie e standard moderni. L’agricoltura e l’industria di trasformazione contribuiscono all’8% del Prodotto interno lordo (Pil) e al 23% della forza lavoro del Kosovo. La superficie agricola utilizzata (oltre 420.000 ettari) è dedicata alla produzione di cereali (29,6%), foraggi (9%), ortaggi e frutta (2,4% ciascuno), mentre i vigneti occupano solo lo 0,8% del totale. Il restante 55,8% della superficie coltivabile è costituito da prati, pascoli e aree comuni.
Il settore affronta però alcune sfide strutturali, come il sottodimensionamento delle aziende agricole, la carenza di infrastrutture per l’irrigazione, l’uso di macchinari superati, le limitate capacità di stoccaggio e l’assenza di un sistema digitalizzato. Lo sviluppo dell’agribusiness kosovaro necessiterebbe di formazioni specializzate e assistenza nella ricerca agricola. In tale contesto, anche l’introduzione di tecnologie di precisione, sistemi di monitoraggio e automazione potrebbe contribuire ad aumentare la produttività e il valore aggiunto.