Il gruppo è stato istituito nel 2018 sotto l’allora Presidenza canadese del G7 per rafforzare il coordinamento tra i partner nell’identificare e rispondere alle minacce alle democrazie, a cominciare dalla disinformazione promossa da Stati terzi.
Alla riunione, svoltasi alla Farnesina, hanno partecipato, oltre ai membri del G7, anche esponenti di organizzazioni internazionali (Nato, Ue, Ocse), think tank (Icct), attori e istituzioni italiane (idmo, agid) e imprese (Google).
La riunione fa seguito al percorso tracciato dalla riunione dei Ministri degli Esteri G7 di Capri presieduta dal Ministro Antonio Tajani. La Dichiarazione finale adottata dal G7 di Capri contiene infatti una sezione dedicata al contrasto alle minacce ibride, che prevede un rafforzamento dell’azione dei partner soprattutto alla luce delle numerose tornate elettorali previste nel 2024 e dei possibili tentativi di interferenza e di manipolazione informativa da parte di Stati terzi.
Al centro dell’agenda dei lavori del Rrm, le opportunità e i rischi dell’uso dell’Intelligenza Artificiale – specialmente nella diffusione e amplificazione delle fake news – e la disinformazione nei processi elettorali. Si è inoltre discusso di come migliorare le capacità di risposta dei partner alle varie minacce alla democrazia, come richiesto dal comunicato finale di Borgo Egnazia.