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Il Papa alle università dell’America Latina: la cultura usa e getta danneggia tutti

Papa Francesco ha ricevuto in udienza nella Sala Clementina, in Vaticano, i circa 200 partecipanti all’incontro dei Rettori di Università pubbliche e private dell’America latina e dei Caraibi, promosso dalla Red de Universidades para el Cuidado de la Casa Común (Ruc) e dalla Pontificia Commissione per l’America Latina (Pcal) presso l’Augustinianum sul tema “Organizzando la speranza”, con la partecipazione di alcuni prefetti e segretari di Dicasteri della Santa Sede.

Riflettendo sulle varie questioni sollevate dagli educatori, tra cui il cambiamento climatico, le migrazioni, la cultura dello scarto, il Santo Padre li ha esortati a essere creativi nella formazione dei giovani a partire dalle realtà e dalle sfide di oggi.  I rettori hanno posto al Papa domande sui temi dell’ambiente e del clima alle quali ha risposto sottolineando la deplorevole “cultura dell’usa e getta o cultura dell’abbandono”. Ha spiegato che si tratta di “una cultura dell’uso improprio delle risorse naturali, che non accompagna la natura a un pieno sviluppo e non la lascia vivere. Questa cultura dell’abbandono – ha affermato – danneggia tutti noi”.

Il corretto uso della natura

Papa Francesco la descrive anche dal punto di vista umano: “C’è una cultura dell’usa e getta che è sempre in atto, manca l’educazione a usare le cose che restano, a rifarle, a sostituirle nell’ordine dell’uso comune delle cose. E questa cultura dell’usa e getta si ripercuote anche sulla natura”. E ha insistito sull’urgenza di tornare a un uso corretto della natura: Oggi l’umanità è stanca di questo uso improprio della natura, e deve tornare sulla strada di un buon utilizzo della natura. E come si usa la natura, una parola che può sembrare strana, direi: dialogo con la natura, dialogo”.

A tal fine, il Papa ha esortato gli atenei a creare reti di sensibilizzazione: “E a questo punto voi usate una parola molto bella, che è organizzare la speranza”. “Recuperare e organizzare la speranza – ha detto Francesco – mi piace questa frase che mi avete detto e non si può non considerarla nel contesto dell’ecologia integrale, in questa dimensione secondo cui i giovani di oggi hanno diritto a un cosmo equilibrato e hanno il diritto alla speranza e noi dobbiamo aiutarli a organizzare questa speranza, a prendere decisioni molto serie da questo momento”.

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