“Provvedimenti strutturali urgenti, non più rinviabili” per il Fondo Pensioni, per conseguire la sostenibilità e assicurare una previdenza alle generazioni future, cosa che nel medio termine, al momento, non è in grado di garantire. Il sistema attuale genera un forte “disavanzo”. Dopo la lettera del 16 settembre a tutti i cardinali a collaborare per una più incisiva implementazione della riforma economica così da raggiungere l’obiettivo del deficit zero, il Papa manda una nuova lettera per chiedere una ristrutturazione del Fondo pensionistico.
Nella lettera indirizzata al Collegio Cardinalizio, prefetti e responsabili delle Istituzioni Curiali, degli Uffici della Curia Romana e delle Istituzioni collegate con la Santa Sede, chiede una migliore gestione di questa struttura sin dalla sua istituzione oggetto della “preoccupazione” dei precedenti Pontefici e al centro della riforma economica.
“Pur avendo apprezzato il contributo fornito con ponderazione da coloro che in questi anni si sono occupati di questa delicata materia, ritengo ora che sia indispensabile percorrere questa nuova fase, fondamentale per la stabilità e il benessere della nostra comunità, con prontezza e unità di visione affinché gli interventi dovuti siano con sollecitudine realizzati”, scrive Papa Francesco a conclusione della lettera.