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Il Papa propone una nuova economia in un mondo minacciato da guerre e armi

Essere testimoni, non avere paura, sperare senza stancarsi”, sono i tre inviti rivolti da Papa Francesco nel suo discorso ai giovani economisti riuniti nella fondazione “The Economy of Francesco”, realtà che raccoglie imprenditori e change-makers provenienti da ogni parte del mondo, impegnati in un processo di dialogo inclusivo e di cambiamento globale. A loro il Pontefice chiede un cambiamento dell’attuale contesto economico, in un mondo ferito dalle guerre, in cui “la democrazia è minacciata” e “crescono populismi e diseguaglianze“. Un preciso mandato, accompagnato da una raccomandazione.

Non lo cambierete soltanto diventando ministri, o premi Nobel o grandi economisti, tutte cose belle. Lo cambierete soprattutto amandolo, alla luce di Dio, immettendo in esso i valori e la forza del bene, con lo spirito evangelico di Francesco d’Assisi”.

Ricordando l’appoggio del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale, che “accompagnerà anche le attività della Fondazione, di cui io ricevo l’atto costitutivo” e rappresenterà “la realtà in cui potrete dare vita e concretezza al sogno di cambiare l’economia attuale e dare un’anima all’economia di domani”, Papa Francesco assicura la vicinanza continua della Chiesa, aprendo alla “Economy of Francesco”, “le porte della collaborazione con le comunità cattoliche sparse nel mondo. Tale sviluppo, secondo il Papa, sarà di aiuto per “stabilire contatti e sinergie con tante realtà e reti di persone che condividono i vostri stessi ideali”. “In mezzo a voi possa nascere un nuovo modo di stare insieme e di fare economia che non produca scarti ma benessere materiale e spirituale per tutti”. Francesco conclude il suo discorso assicurando ai giovani economisti che, rimanendo “fedeli” alla loro vocazione, la loro vita “fiorirà”, con “storie meravigliose da raccontare a figli e nipoti”.

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