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Imprese finanziate con “rating di legalità”, sono state 19.349

La rilevazione esamina gli effetti del possesso del rating di legalità sulle condizioni praticate alle imprese in sede di concessione o di rinegoziazione di un finanziamento. 

Nel 2023 le imprese titolari di rating di legalità finanziate presso il sistema bancario sono state 19.349, il 26,4 per cento in più rispetto all’anno precedente. 

La percentuale delle imprese finanziate che hanno ricavato benefici dal possesso del rating di legalità è stata pari al 69,8 per cento, stabile rispetto al biennio 2021-2022 (70 per cento). 

I benefici riconosciuti alle imprese si sono concretizzati principalmente nell’applicazione di migliori condizioni economiche in occasione della concessione o della rinegoziazione del finanziamento e nella riduzione dei tempi di istruttoria. 

In sede di prima istanza di finanziamento, i tempi di istruttoria si sono ridotti in circa 7 casi su 10; il miglioramento delle condizioni economiche si è verificato soprattutto in occasione della rinegoziazione del prestito (8 casi su 10). 

Le imprese che non hanno conseguito benefici sono state 5.847, pari al restante 30,2 per cento: il mancato ottenimento dei benefici è dipeso dalla circostanza che le stesse imprese, pur in possesso del rating, in sede di istruttoria non hanno presentato una specifica istanza per l’ottenimento del beneficio (45,5 per cento dei casi) oppure la stessa istanza risultava incompleta (9,3 per cento); nel 43,8 per cento delle istanze di finanziamento approvate, il rating non ha apportato informazioni aggiuntive ai fini dell’accertamento del merito creditizio e pertanto non ha prodotto benefici. Infine, 392 sono state le imprese titolari di rating di legalità a non essere state finanziate; nella maggioranza dei casi le relative istanze di finanziamento o di revisione delle condizioni non sono state accolte per insufficiente merito creditizio dell’impresa. 

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