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Imprese e prodotti di investimento dell’Ue. Punto di accesso unico alle informazioni finanziarie

L’Ue istituirà un punto di accesso unico alle informazioni finanziarie e in materia di sostenibilità disponibili al pubblico riguardanti le imprese e i prodotti di investimento dell’Ue. I negoziatori del Consiglio e del Parlamento europeo hanno raggiunto oggi un accordo provvisorio su tre proposte che istituiscono il punto di accesso unico europeo (Esap), nel quadro del piano d’azione per l’unione dei mercati dei capitali. L’accordo  è una buona notizia sia per le imprese europee che per gli investitori di tutto il mondo. Stiamo per creare una piattaforma che renderà molto più facile reperire e confrontare prodotti di investimento e imprese (Pmi incluse) che sono sostenibili e hanno un futuro finanziario promettente. Tutto questo aiuterà le imprese europee a diventare ancora più attraenti per gli investitori.

L’Esap non impone ulteriori obblighi di comunicazione di informazioni alle imprese europee. Infatti l’Esap fornirà accesso alle informazioni già disponibili al pubblico in applicazione delle direttive e dei regolamenti europei pertinenti. Le informazioni in materia di sostenibilità saranno rese disponibili già nella fase iniziale dell’Esap, a sostegno degli obiettivi del Green Deal europeo.

In base all’accordo provvisorio, la piattaforma Esap dovrebbe essere disponibile a partire dall’estate 2027 e introdotta gradualmente per consentirne una solida attuazione. Tale introduzione graduale secondo fasi coerenti consentirà ai regolamenti e alle direttive europee di entrare nell’ambito di applicazione dell’Esap, conformemente alla loro priorità, in quattro anni. Ciò garantirà un periodo di tempo sufficiente per definire e attuare i necessari aspetti tecnici del progetto. Durante questo periodo di tempo, sarà inoltre effettuata una valutazione periodica del funzionamento dell’Esap ed è prevista una clausola di revisione, in modo da assicurare che la piattaforma risponda alle esigenze degli utenti e sia efficiente sotto il profilo tecnico.

Fin dall’inizio (fase 1), i colegislatori hanno convenuto che l’ambito di applicazione dovrebbe includere informazioni ai sensi del regolamento (Ue) n. 236/2012 relativo alle vendite allo scoperto, del regolamento (Ue) 2017/1129 relativo al prospetto e della direttiva 2004/109/CE sulla trasparenza.

La fase 2 inizierà sei mesi dopo che l’Esap sarà stato reso pubblico (48 mesi dopo l’entrata in vigore). L’ambito di applicazione della fase 2 sarà piuttosto ampio e comprenderà, tra l’altro, informazioni in base al regolamento relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (Sfdr), al regolamento relativo alle agenzie di rating del credito (Cra) e al regolamento sugli indici di riferimento.

Durante la terza e ultima fase saranno aggiunte all’ambito di applicazione le informazioni pertinenti derivanti da circa 20 atti legislativi supplementari, tra cui il regolamento sui requisiti patrimoniali (Crr), il regolamento sui mercati degli strumenti finanziari (Mifir) e il regolamento sulle obbligazioni verdi europee.

L’accordo è provvisorio in quanto deve ancora essere confermato dal Consiglio e dal Parlamento prima di poter essere formalmente adottato.

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