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Intesa Sanpaolo presenta alle imprese sarde opportunità di sviluppo in Albania, Croazia, Serbia e Slovenia

Le soluzioni sono state illustrate nell’incontro con il coinvolgimento di Intesa Sanpaolo Bank in Albania, Privredna Banka Zagreb in Croazia, Banca Intesa Beograd in Serbia, Intesa Sanpaolo Bank in Slovenia, insieme alle Direzioni Regionali della Banca dei Territori e alla Direzione Agribusiness di Intesa Sanpaolo.
L’appuntamento si è svolto nell’ambito del roadshow dedicato al programma sinergico tra l’International Subsidiary Banks Division (Isbd) e la Divisione Banca dei Territori (Bdt) di Intesa Sanpaolo, con l’obiettivo di potenziare ulteriormente le opportunità di business estero delle Pmi, in particolare nei 12 paesi in cui le banche commerciali del Gruppo sono presenti, dall’Est Europa al Nord Africa. Intesa Sanpaolo è infatti banca di riferimento e partner a lungo termine per lo sviluppo internazionale delle imprese. Lo scorso anno il programma è stato attuato con successo nei mercati di Slovacchia (attraverso Vub Banka), Romania (Intesa Sanpaolo Bank) e Ungheria (Cib Bank).

In seguito, verrà esteso ad altri mercati del perimetro della Divisione Isbd, dove oltre 2.000 gruppi industriali italiani sono presenti con proprie sussidiarie.
“L’incontro è stato particolarmente utile per offrire alle imprese una visione di nuove prospettive commerciali, che si discostino dai mercati consolidati. L’ultimo dato di interscambio della Sardegna con i quattro paesi balcanici sfiora i 670 milioni di euro, ma vediamo ulteriori potenzialità. Abbiamo illustrato quali servizi la Banca può mettere a disposizione per accompagnare le aziende e creare nuove opportunità di business –
ha sottolineato Stefano Cappellari, Direttore Regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna Intesa Sanpaolo –. Proprio questo è il punto di forza del nostro Gruppo, radicato in maniera capillare sul territorio ma con una presenza internazionale molto estesa e dotato di strumenti innovativi a supporto dello sviluppo sui mercati esteri delle imprese. Abbiamo riscontrato un atteggiamento di fiducia e sempre positivamente orientato alla crescita, nonostante il momento riflessivo”.
Secondo la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, nel 2022 l’interscambio commerciale della Sardegna con Albania, Croazia, Serbia e Slovenia ha sfiorato 669 milioni di euro. Le esportazioni sono state superiori a 625 milioni, mentre le importazioni si sono attestate sui 43 milioni di euro, per un saldo commerciale positivo di circa 582 milioni di euro.
La Sardegna si colloca al settimo posto in Italia per export verso questi mercati, con una quota sul totale nazionale del 3,8%, preceduta solo da Lombardia, Veneto, Sicilia, Emilia-Romagna. Friuli-Venezia Giulia e Piemonte. L’export sardo è così distribuito: 434 milioni verso la Slovenia (69,4% del totale), 153 milioni verso Croazia (25%), 38 milioni verso l’Albania (6%) e quasi nessuna esportazione verso la Serbia. Le esportazioni sono rappresentate quasi totalmente da prodotti petroliferi raffinati, diretti soprattutto in Slovenia.
Tra il 2021 e il 2022 le esportazioni sarde a prezzi correnti verso Albania, Croazia, Serbia e Slovenia sono più che raddoppiate (+129%); complessivamente le vendite sono aumentate di oltre 352 milioni un’incidenza maggiore verso Slovenia (+277 milioni) e Croazia (+116 milioni). Nei primi nove mesi del 2023 è stato registrato un calo del 27% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a fronte di una sostanziale stabilità per l’Italia -1,3%. Se consideriamo però il quadro al netto dei prodotti petroliferi raffinati, le esportazioni sarde verso questi paesi sono comunque raddoppiate (+95%) e la crescita è proseguita anche nel 2023 (+9,6% rispetto ai primi 9 mesi del 2022).
L’import della Sardegna da questi paesi proviene per il 58% dalla Croazia e per il 40% dalla Slovenia, il resto è riconducibile ad Albania e Serbia. Le importazioni riguardano prevalentemente l’elettronica (19,4% sul totale, completamente proveniente dalla Slovenia), seguita dai prodotti in metallo (15,4%, completamente provenienti dalla Croazia).

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