Dopo il colpo di stato dell’11 settembre 1973, Carlo Ripa di Meana – neo-eletto Presidente della Biennale di Venezia – decise di dedicare l’intera edizione della Biennale del 1974 al Cile. Hortensia Allende, vedova del presidente cileno Salvador Allende, raggiunse Venezia per inaugurare la Biennale, intitolata “Libertà al Cile: per una cultura democratica e antifascista”.
La Biennale del 1974 divenne un dispositivo di esperienze pluridisciplinari, disseminate nel centro storico e nella periferia industriale di Venezia, trasformandosi in un enorme spazio di confronto attivo e di scambio tra differenti generazioni di artisti, studenti, attori culturali e politici.
In occasione dei 50 anni dell’edizione della Biennale del 1974, l’Istituto Italiano di Cultura di Santiago collabora con istituzioni e operatori culturali locali all’organizzazione di un programma di eventi teso a commemorare quest’avvenimento e a riflettere sul ruolo dell’arte nel contesto politico-sociale di ieri e di oggi.
Due i nuclei di attività: da un lato la presentazione del progetto espositivo “Quimeras. La Bienal del 74 como laboratorio social del presente” degli artisti Patrick Hamilton ed Eugenio Tibaldi, che propongono una riflessione critica sull’eredità della Biennale del 1974, che divenne un laboratorio di sperimentazione sociale disseminato nelle calli veneziane. Il progetto espositivo, organizzato in collaborazione con il Museo Mac Parque Forestal per il 2025, viene presentato dal curatore Eugenio Viola e dagli artisti Tibaldi e Hamilton il 3 ottobre, presso il museo in una conferenza aperta al pubblico.
Dall’altro, tra il 30 settembre e il 10 ottobre, la realizzazione del corso Historia de la “Biennale Arte Venezia” del 1895 hasta hoy, a cura della ricercatrice, curatrice e critica d’arte Mariagrazia Muscatello, con l’obiettivo di approfondire la storia della Biennale Arte di Venezia, soprattutto nell’ultima sessione del 10 ottobre, presso l’auditorio dell’Iic di Santiago, con un focus sulla storica edizione della Biennale del 1974. Saranno proiettati i filmati originali d’epoca – forniti da Rai Teche – riguardanti l’inaugurazione, alla quale prese parte anche la vedova del Presidente Allende.