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Italiani e stranieri hanno scelto il nostro Paese per le vacanze con un’attenzione particolare al turismo sostenibile. Ne parliamo con Marina Lalli, Presidente Federturismo Confindustria

Nasce da una famiglia di imprenditori attivi nel settore dei lavori pubblici e delle infrastrutture stradali Marina Lalli, dal 2020, Presidente di Federturismo Confindustria. Oggi, oltre ad avere numerosi incarichi nel settore pubblico, Lalli è fortemente impegnata  nelle imprese di famiglia che hanno una spiccata tradizione nel settore turistico. Con la Presidente di Federtursmo Confindustria abbiamo fatto alcune riflessioni sull’andamento della stagione turistica 2023.

Settembre, tempo di bilanci. Presidente Lalli si ritiene soddisfatta dell’andamento della stagione turistica 2023, in Italia?

Non è stata un’estate da tutto esaurito come inizialmente si preannunciava, ma è andata bene. Se l’andamento di luglio si è rivelato in linea con i numeri dell’anno scorso, in agosto gli italiani che sono andati in vacanza sono stati il 10% in meno. Il bel tempo e il calo del costo della vacanza per il mese in corso ci fanno confidare in un proseguimento della stagione con numeri di tutto rispetto: si stima, infatti, che saranno 10 milioni gli italiani che viaggeranno nel nostro paese a settembre
Assoturismo Confesercenti sostiene che la domanda interna ha registrato un andamento negativo mentre il ministro Santanchè dichiara che l’Italia “E’ una meta turistica irresistibile e attrattiva”. Qual è la posizione di Federturismo Confindustria?

Nonostante l’indubbio calo della domanda interna, l’Italia ha dimostrato ancora una volta di essere un paese di grande richiamo per gli stranieri e lo testimonia il numero di arrivi: in particolare di francesi, statunitensi, tedeschi e olandesi che hanno scelto il Bel Paese come destinazione privilegiata per trascorrere le proprie vacanze. Oltre alle città d’arte e le località balneari sono stati privilegiati anche i piccoli borghi scelti da tre italiani su quattro.
Molti italiani hanno scelto il turismo enogastronomico, i piccoli borghi e i campeggi, colpa dell’inflazione?

Quest’estate, complice l’inflazione, è cresciuta la percentuale degli italiani che hanno preferito destinazioni meno care privilegiando la riscoperta dell’Italia dei piccoli borghi godendo delle esperienze enogastronomiche. Un trend già iniziato con la pandemia che è diventato una scelta irrinunciabile per molti vacanzieri. Si ricercano, inoltre, viaggi sostenibili con un incremento della formula campeggio, in aumento del 2% rispetto all’anno scorso, perchè più economica, ma anche perchè offre un’esperienza unica di immersione nella natura.
A suo parere, come mai 9,8 milioni di italiani hanno scelto di fare le vacanze a settembre?

Il volume di vacanzieri che ha scelto il mese di settembre per concedersi il meritato riposo è in aumento rispetto all’anno scorso. Il trend è stato chiaramente favorito, oltre dal persistere del bel tempo, dall’offerta di una vacanza a costi più contenuti rispetto ai mesi di luglio e agosto che sono stati caratterizzati da una strategia di pricing più aggressiva rispetto alla domanda
Caro aerei, elevata inflazione, cambiamento climatico hanno influito negativamente sulla stagione turistica?

Incendi, alluvioni, rincaro dei prezzi di aerei e di strutture alberghiere, hanno comportato inevitabili ripercussioni sulla pianificazione dei viaggi degli italiani condizionando le prenotazioni di chi non si era ancora organizzato. Il caro vita ha, inoltre, comportato per i nostri connazionali la riduzione della durata del soggiorno ad una settimana facendo tornare in auge la vecchia vacanza last minute.
I turisti stranieri, in particolar modo tedeschi, francesi e americani, hanno fatto registrare numeri quasi superiori al pre-pandemia e Federturismo aveva preannunciato il dato. Sono confermate le previsioni?

Gli stranieri sono tornati a fare da traino al turismo italiano e hanno contribuito a salvare la stagione a dimostrazione di come, nonostante tutto, la voglia di visitare il nostro Paese sia sempre molto alta. Rimane confermata la previsione di inizio stagione che vede le presenze degli stranieri cresciute di circa il 4%, merito anche del lavoro di espansione delle rotte aeree con gli Usa di cui si stanno raccogliendo i frutti

 

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