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“L’Ambasciata d’Italia è al fianco degli imprenditori italiani e del loro sforzo di internazionalizzazione”

Intervista all’Ambasciatore Lorenzo Fanara

Non sono solo le grandi imprese italiane ad essere presenti nel paese, ci sono tan­tissime Pmi che esportano le nostre eccel­lenze. Gli Emirati Arabi Uniti sono un mercato decisamente interessante per investimenti ed export.

La pri­ma voce delle nostre esportazioni nel mercato emiratino è la gioielleria, ma esportiamo tanto anche nell’agroalimentare e nei beni di lusso. Oltre a costituire un importante mercato di consumo, gli Emirati Arabi si propongono come una piattaforma per poter espor­tare in un’area che va dall’india, all’Africa all’Indonesia e le poten­zialità di export, a seguito degli accordi di libero scambio firmati con questi Paesi, sono un valore aggiunto.

Per quel che riguarda le relazioni Italia-Eau, una voce significativa è la cultura. L’Italia e’ molto amata dagli emiratini che conoscono il no­stro Paese per le sue bellezze, l’arte, la cucina.

Questi e molti altri argomenti sono stati al centro della nostra intervista all’Ambasciatore d’Italia ad Abu Dhabi, Lorenzo Fanara.

Ambasciatore Fanara, sono passati circa 18 mesi dalla nostra ultima intervista e il mondo ha assunto una nuova connotazione. I conflitti scuotono le economie internazionali. Qual è la sua opinione?

Credo che i conflitti in corso in Medio Oriente necessitino ancor più di prima di uno slancio politico per riattivare percorsi diplomatici, che portino ad una soluzione di convivenza pacifica e di tolleranza tra i Paesi ed i Popoli della regione.

Nel caso particolare del conflitto a Gaza, l’Italia ha una posizione convinta e corroborata nel tempo, che è quella fondata sul principio di due Stati e due Popoli.

Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, ha sintetizzato la posizione dell’Italia su Libano e Gaza nei seguenti punti: nuovi aiuti umanitari alla popolazione libanese e palestinese; sostegno ed eventuale rafforzamento della missione Unifil, a fronte della richiesta fatta a Israele di salvaguardia per i militari Onu; conferma della richiesta di cessate-il-fuoco e sostegno ad un accordo politico per l’elezione del nuovo presidente in Libano.

Per il momento, comunque, le esportazioni italiane nel mercato emiratino non hanno risentito della instabilità regionale: nei primi 6 mesi del 2024 il nostro export negli Emirati ha infatti raggiunto la cifra record di 3,8 miliardi di euro.

Gli Emirati hanno ospitato la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici Cop 28: che cosa significa parlare di energie alternative in un paese produttore di petrolio e gas naturale?

La Cop 28 è stata un successo, in quanto ha permesso di raggiungere un accordo della comunità internazionale su come rivedere e riprogrammare l’Agenda sul clima in modo da limitare l’aumento delle temperature globali a 1,5 gradi celsius. Inoltre, uno degli obiettivi su cui il consenso è stato raggiunto è quello di triplicare le energie rinnovabili e raddoppiare l’efficienza energetica entro il 2030.

Gli Emirati Arabi Uniti hanno già avviato un’ambiziosa strategia di investimento sulle energie rinnovabili, per raggiungere l’obiettivo delle emissioni zero nel 2050. Ci sono quindi grandi opportunità per tutte le imprese italiane operative ed innovative nel settore dell’energia verde.

E’ noto che gli Emirati Arabi Uniti sono tradizionalmente un Paese produttore di petrolio e gas naturale, ma ciò non deve offuscare il crescente ed efficace impegno emiratino nel diversificare la propria economia e promuovere la green economy. Ormai circa il 70% del Pil degli Eau deriva da attività non petrolifere (turismo, commercio, industria, agricoltura, settore terziario, ricerca e sviluppo, ecc…).

I grandi gruppi italiani firmano contratti record per lo sviluppo dei giacimenti di gas negli Emirati Arabi Uniti, c’è spazio anche per le nostre Pmi?

Negli Emirati c’è spazio per tutti, sia per i grandi gruppi, che per le Pmi.  E’ motivo di orgoglio per l’Italia che grandi gruppi italiani abbiano recentemente firmato contratti significativi per lo sviluppo di giacimenti negli Emirati Arabi Uniti.

Ricordo, ad esempio, che i gruppi Maire Tecnimont e Saipem si sono aggiudicati contratti del valore complessivo di ben 12,8 miliardi di dollari per lo sviluppo del progetto Hail and Ghasha ad Abu Dhabi, premiando quindi l’altissimo valore dell’ingegneria Made in Italy.

Sono diverse centinaia le imprese italiane stabilmente attive (in ogni settore, non solo in quello energetico) negli Emirati e sostenute da azioni di sistema dell’Ambasciata, del Consolato Generale di Dubai, dell’Agenzia Ice di Dubai e di Sace.

Ad esempio, il nostro Ufficio Ice di Dubai (Sezione per la promozione degli scambi della nostra Ambasciata) ha come finalità preminente la promozione e l’internazionalizzazione proprio e soprattutto delle Micro, Piccole e Medie Imprese.

Relazioni economico-commerciali Italia Eau: che cosa c’è da fare e qual è il ruolo dell’Ambasciata d’Italia?

L’Ambasciata d’Italia è al fianco degli imprenditori italiani e del loro sforzo di internazionalizzazione: non c’è imprenditore che chieda di essere ricevuto ed ascoltato dall’Ambasciata Italiana, che non sia incontrato ed assistito.

Sono numerosi (ed in molteplici settori) gli eventi di promozione economica e commerciale organizzati dall’Ambasciata, dal Consolato Generale e dall’Ufficio Ice, nonché’ le missioni imprenditoriali ed incontri B2B, le partecipazioni a fiere di settore, gli accordi commerciali con partner della Grande Distribuzione Organizzata, ed altro.

Qual e’ l’intensità dei rapporti politici tra Emirati Arabi Uniti ed Italia?

I rapporti bilaterali sono eccellenti: Emirati Arabi Uniti ed Italia vivono al momento una vera e propria “luna di miele” prolungata: basti pensare che, dal mio arrivo ad Abu Dhabi, abbiamo organizzato ben 18 missioni istituzionali di esponenti del governo italiano e che il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stata in missione negli Emirati per ben due volte.

Inoltre, negli ultimi mesi il Presidente degli Emirati Arabi Uniti è stato due volte in visita in Italia.

Siamo al lavoro per organizzare altri eventi ed iniziative di alto livello, che possano incrementare ulteriormente le già eccellenti relazioni politiche, economiche e culturali bilaterali.

L.R.

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