L’elenco delle priorità e delle aree di interesse sono state chiare fin dall’inizio del mandato dell‘Ambasciatore della Repubblica Ceca in Italia, Jan Kohout: sostegno ai settori della difesa, aviazione, energia, nuove tecnologie e trasporti.
E i risultati non si sono fatti attendere.
“Sono rimasto sorpreso dall’interesse senza precedenti da entrambe le parti in questi settori strategici” – ha dichiarato l’Almbasciatore ceco.
La cooperazione fra Repubblica Ceca e Italia è stata consolidata anche dalla visita di Stato dei Presidenti Pavel e Fiala.
Migliaia di imprenditori italiani operano nel Paese e l’Italia è un importante investitore nella Repubblica Ceca, così come la Cechia sta aumentando i propri investimenti nella Penisola. Questi ed altri argomenti, sono stati approfonditi nella nostra intervista all’Ambasciatore Kohout.
Ambasciatore, quali sono le relazioni ceco-italiane nell’ambito della cooperazione europea?
Nel quadro delle questioni europee abbiamo trovato punti in comune con l’Italia su molti temi. Siamo stati in grado di promuovere le soluzioni giuste dal nostro punto di vista. Ad esempio, quando si è discusso della norma sulle emissioni Euro 7, subito dopo la Presidenza Ceca del Consiglio dell’Ue, la Repubblica Ceca ha preso l’iniziativa e l’Italia ci ha chiaramente sostenuto nello sforzo di realizzare importanti cambiamenti che soddisfacessero gli interessi dell’industria automobilistica europea. Non sorprende nemmeno che l’Italia, in quanto secondo centro industriale europeo dopo la Germania, difenda, come noi, il principio della neutralità tecnologica nel contesto dello sviluppo energetico europeo. Allo stesso tempo, l’Italia rappresenta per noi un alleato importante nella questione dell’allargamento dell’Ue. Stiamo cercando di promuovere congiuntamente iniziative che sostengano e possibilmente facilitino il più possibile l’integrazione di nuovi Stati membri nell’Ue. Per l’Italia l’integrazione dei Paesi dei Balcani occidentali, ai quali è naturalmente molto vicina, storicamente e geograficamente, rappresenta una priorità fondamentale.
Noi e l’Italia saremo d’accordo anche sul sostegno alla prospettiva europea per l’Ucraina.
A causa della guerra in Ucraina, l’industria della difesa gioca un ruolo sempre più importante in Europa. Come vede le prospettive della collaborazione tra Italia e Repubblica Ceca nel settore della difesa?
Recentemente, a causa dei conflitti in corso, c’è un grande interesse da parte delle aziende del settore della difesa nella cooperazione con l’Italia. I Ministri della Difesa della Repubblica Ceca e dell’Italia hanno firmato nell’agosto 2023 l’Accordo sull’industria della difesa, che apre la possibilità di rafforzare ulteriormente la cooperazione tra la Repubblica Ceca e l’Italia in relazione agli aerei F-35. Questa è una nuova opportunità per l’industria della difesa ceca. Il governo della Repubblica Ceca ha approvato l’acquisizione di 24 aerei F-35, parte dei quali saranno assemblati nello stabilimento Faco di Cameri, in Italia. Siamo inoltre molto interessati alla cooperazione con aziende italiane nell’ambito del Fondo Europeo per la Difesa (Edf).
Il presidente Pavel e il Primo ministro Fiala si sono recati in Italia in visita ufficiale, qual è stato il contenuto economico di queste visite?
Dal 27 al 29 novembre 2023, il presidente Petr Pavel ha visitato l’Italia accompagnato da una delegazione ufficiale, imprenditoriale e giornalistica. Il Presidente Pavel è stato ricevuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal Primo Ministro Giorgia Meloni.
Nell’ambito della sua visita a Roma, ha preso parte ad una solenne cerimonia militare legata alla deposizione di una corona presso la Tomba del Milite Ignoto sull’Altare della Patria, a cui è seguita una meno formale deposizione di una corona presso la Targa commemorativa a Milan Rastislav Štefánik e ai legionari cecoslovacchi. Il 29 novembre il presidente e la sua delegazione si sono trasferiti a Milano, dove hanno avuto un colloquio con il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana.
Il presidente Pavel era accompagnato da una numerosa delegazione imprenditoriale guidata dal Presidente dell’Unione dell’industria e dei trasporti della Repubblica Ceca Jan Rafaj.
In questa occasione, l’Ambasciata della Repubblica Ceca a Roma, insieme alla Confederazione dell’Industria e dei Trasporti della Repubblica Ceca e a Confindustria, ha organizzato un Business Meeting ceco-italiano presso la sede di Confindustria. L’evento si è concentrato sui settori aviazione, spazio, industria della difesa, trasporti, energia e innovazione. Da parte italiana l’evento ha visto la partecipazione di 45 aziende e istituzioni, molte delle quali rappresentavano i vertici dell’industria italiana. Alla missione imprenditoriale hanno partecipato per la parte ceca 31 aziende e istituzioni. Contemporaneamente è stato firmato un Memorandum of Understanding (MoU) tra il Ministero dell’Industria e del Commercio, rappresentato dal Vice Ministro E. Kožušník, e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, rappresentato dal Sottosegretario Fausta Bergamotto. Il protocollo d’intesa riguarda la cooperazione nei settori dell’automotive, dell’elettronica e delle smart cities.
Il 13 maggio il Primo Ministro ceco Petr Fiala ha visitato Roma, dove ha avuto colloqui con Giorgia Meloni ed il Presidente Sergio Mattarella. Oltre alla migrazione e all’Ucraina, una parte significativa della visita è stata dedicata ai temi legati alle reciproche relazioni commerciali ed all’economia.
L’Italia e la Repubblica Ceca condividono una forte amicizia ed entrambi i Paesi hanno forti relazioni economiche. Gli aerei F-35 per l’aeronautica ceca saranno prodotti in Italia. Entrambi i Paesi concordano sul fatto che l’Ue dovrebbe rafforzare la propria competitività e sicurezza economica e ridurre gli oneri burocratici per le imprese.
Repubblica Ceca- Italia: considerata la situazione internazionale poco favorevole, come è strutturato lo scambio commerciale?
L’Italia è il sesto partner commerciale della Repubblica Ceca con un fatturato annuo di quasi 18 miliardi di euro. Nella Repubblica Ceca operano circa 3mila aziende italiane. Tuttavia, il potenziale per un’ulteriore crescita delle reciproche relazioni economiche è considerevole, soprattutto nei settori dell’industria della difesa, dell’aviazione, dello spazio, dell’energia e dei trasporti. Vedo grandi opportunità anche nella cooperazione industriale e scientifica. Ciò è stato confermato anche dalla visita in Italia del Presidente Petr Pavel, nel novembre dello scorso anno, accompagnato da una numerosa delegazione imprenditoriale. La maggior parte delle aziende proveniva dai settori sopra menzionati.
Per i potenziali acquirenti del mercato italiano è importante ricordare che l’Italia è composta da venti regioni molto diverse tra loro ed è caratterizzata da un gran numero di piccole e medie imprese industriali, spesso a conduzione familiare. È opportuno stabilire contatti personali, fare ricerche di mercato, soprattutto alle fiere, e trovare rappresentanti di vendita che abbiano un’ottima mappa del mercato.
E le imprese ceche investono in Italia?
In Italia operano già centinaia di aziende ceche che da tempo dimostrano la loro competitività e creatività prosperando in vari settori come l´automotive, locomotive ferroviarie, aerospaziale, energia verde, settore digitale, agricoltura e l’It. Le imprese ceche possono trovare lavoro sul mercato italiano nei settori smart city, sanità, cultura, infrastrutture e turismo, biotecnologie e nanotecnologie.
Gli esportatori cechi hanno molto da offrire. Sono intelligenti, creativi, qualificati e dotati di una mentalità tecnica. Innovano le proprie tecnologie e riescono a resistere nella lotta alla concorrenza sui mercati esteri.
Secondo il programma Deloitte Fast 50 che analizza e valuta ogni anno le aziende tecnologiche in più rapida crescita in alcune regioni dell’Europa, nella categoria principale delle cinquanta aziende con la crescita più rapida quest’anno sono state inserite diciotto aziende ceche, ovvero cinque in più rispetto all’anno scorso. Allo stesso tempo, la crescita media del fatturato è stata di oltre il 1.600%. In questo senso la Repubblica Ceca è eccezionale: qui nascono più idee che altrove.
Decine di migliaia di italiani vengono ogni anno nella Repubblica Ceca e durante la loro visita vedono un Paese sviluppato in ogni settore e dal grande patrimonio culturale.
La vostra Ambasciata è impegnata nel sostegno agli investimenti reciproci?
L’ambasciata cerca di aiutare il più possibile le imprese ceche a stabilire contatti, co-organizziamo missioni imprenditoriali, stabiliamo attivamente contatti con aziende italiane e associazioni imprenditoriali. Un’azienda che richiede consulenze in ufficio, in videoconferenza o telefonicamente è sempre la benvenuta.
Ogni giorno la nostra Ambasciata elabora numerose richieste di aziende ceche e italiane. Oltre a sostenere il commercio, ci concentriamo anche sul sostegno alla cooperazione nella ricerca scientifica, dove vediamo un notevole potenziale per il futuro. Ad aprile, ad esempio, presso la nostra Ambasciata, si è svolto un incontro scientifico italo-ceco di successo incentrato sul ciclo di vita dei ciclotroni, sull’uso degli acceleratori per la ricerca e lo sviluppo e sulla questione dei sistemi laser ad alte prestazioni. L’argomento interessante e la qualità dei relatori italiani e cechi hanno attirato circa 50 partecipanti provenienti dal mondo della ricerca scientifica italiana.
Adriana Caccia
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