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Malesia, strategia nazionale per i semiconduttori, stanziati 4,9 miliardi di euro

Il Governo della Malesia stanzierà almeno 25 miliardi di ringgit malesi (circa 4,9 miliardi di euro) nel corso dei prossimi dieci anni, per la strategia nazionale per i semiconduttori,  con l’obiettivo di promuovere i talenti e far crescere le imprese locali. Questi capitali proverranno da fondi sovrani malesi – come Khazanah Nasional – ma si punta ad attrarre investimenti anche dall’estero.

La Malesia è attiva nel campo dei semiconduttori da decenni e, secondo i dati forniti dalla Malaysian Development Investment Authority, oggi offre circa il 13% dei servizi di confezionamento, assemblaggio e servizi di test a livello globale. Dal Paese asiatico proviene oltre il 20% delle importazioni annuali di semiconduttori statunitensi, più di Taiwan, Giappone e Corea del Sud. Come annunciato dal Governo durante l’esposizione regionale dell’industria dell’elettronica Semicon Southeast Asia 2024 a maggio, il Paese intende però diventare un hub globale per la ricerca e lo sviluppo nel settore, promuovendo un ambiente che integri università, istituti di ricerca e centri di eccellenza, con la formazione di 60.000 ingegneri locali.

La National Semiconductor Strategy, promossa dal Governo, sarà articolata in tre fasi incentrate sulla progettazione di circuiti integrati, sull’imballaggio avanzato e sulle apparecchiature di produzione. Nello specifico, la prima fase sfrutterà le capacità esistenti dell’industria malese per supportare la modernizzazione dell’Osat (assemblaggio e test dei semiconduttori in outsourcing); la seconda fase si concentrerà sulla progettazione, fabbricazione e test dei memory chip all’avanguardia; infine, la terza fase consisterà nel sostegno allo sviluppo delle principali aziende malesi nella progettazione di semiconduttori, imballaggi avanzati e apparecchiature di produzione.

Il Governo malese punta, inoltre, a favorire il ruolo privilegiato della Malesia come Paese neutrale e non allineato a Cina o Stati Uniti per la produzione di semiconduttori, contribuendo così alla costruzione di una catena di fornitura globale di semiconduttori che sia maggiormente sicura e resiliente. Di recente, proprio per mettersi al riparo da turbolenze geopolitiche, moltissime aziende straniere stanno già espandendo la propria presenza in tutto il Sud-est asiatico e in particolare in Malesia.

Dal lato dei privati, la scelta della Malesia come meta ideale per diversificare la propria attività non deriva solo dalla posizione strategica, ma anche dalla diversità che offre in termini culturale e linguistico, oltre ad offrire forza-lavoro di alta qualità. Intanto, per attrarre nel Paese società di venture capital e startup tecnologiche il Governo malese ha lanciato quest’anno lo schema di visto Golden Pass insieme ad altri pacchetti di incentivi.

 

Dalla Newsletter Diplomazia Economica Italiana

 

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