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Mattarella premia al Quirinale i “Cavalieri del Lavoro” e gli “Alfieri del Lavoro”

Consegnate al Quirinale le onorificenze dell’Ordine “Al Merito del Lavoro” ai 25 Cavalieri del Lavoro nominati dal Capo dello Stato Sergio Mattarella il 2 giugno 2024. Insieme ai neo Cavalieri del Lavoro sono stati premiati anche gli “Alfieri del Lavoro”, 25 tra i più bravi studenti d’Italia-

In occasione della cerimonia al Quirinale, il Presidente della Federazione dei Cavalieri del Lavoro Maurizio Sella ha consegnato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il libro “Donna e impresa. Storie di Cavalieri del Lavoro”.  A sessanta anni dalla nomina della prima donna Cavaliere del Lavoro, il volume, curato dalla Federazione per i tipi di Marsilio Arte, intende mettere in luce, attraverso la storia imprenditoriale e la vicenda personale delle donne insignite dell’onorificenza nel ‘900, il contributo femminile al progresso dell’economia nazionale e al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro del Paese.

I Cavalieri del lavoro – ha detto il Presidente Sergio Mattarella nel corso del suo intervento – sono indicati alla considerazione pubblica non soltanto per i meri risultati aziendali. Le aziende, le realtà produttive, sono motrici di un benessere ampio delle famiglie, sviluppano filiere, fanno crescere territori. È la consapevolezza di questa responsabilità che rende gli operatori economici partecipi del compito e della responsabilità di dirigere il Paese”.

La credibilità delle istituzioni – ha continuato Mattarella – passa dalla partecipazione e dalla condivisione di un livello di vita dignitoso. Perché sostenibilità non è solo l’obiettivo indispensabile della neutralità climatica. Sostenibilità significa anche operare per evitare che le trasformazioni del modello produttivo e di consumo creino fratture profonde nel tessuto sociale, pronte a trasferirsi nel tessuto civile della comunità”. “Formazione e lavoro va sottolineato – per ciò che riguarda la sicurezza vanno di pari passo. Siete partiti da lontano – dice il Capo dello Stato rivolgendosi ai Cavalieri del Lavoro – con l’esperienza del Collegio universitario Lamaro Pozzani, divenuto anche opportunità formativa per i Maestri del Lavoro. Adesso le Academy aziendali, utili strumenti di formazione permanente. Il successo delle imprese italiane è un valore per la comunità nazionale”.

Le storie di impresa di cui siete protagonisti e siete espressione – ha concluso il Presidente della Repubblica – sono motivo di riflessione e di ispirazione. Siamo tutti certi che andrete ancora avanti nel senso di marcia dello sviluppo e del progresso”.

Oggi – ha detto Maurizio Sella, Presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro – celebriamo non solo l’affermazione dei singoli, ma il valore dell’onorificenza, basata sul successo imprenditoriale come fattore di crescita economica, socialeVa valorizzato l’impegno, il lavoro, la dedizione, la passione che alimentano “il sacro fuoco del nostro essere imprenditori”. E va valorizzata l’etica. “Solo se si agisce mossi da questa fonte di energia positiva, se si fa buona impresa, è possibile andare lontano. Morality is longevity”.

Conoscenza e ricerca rappresentano inoltre fattori essenziali anche per rispondere alla sfida ambientale. La produzione e il consumo di energia non possono che trovare nella sostenibilità il proprio comune denominatore. Ignorarlo condurrebbe a pagare in futuro costi economici e sociali ben superiori rispetto a quelli richiesti oggi”.

Maurizio Sella ha inoltre sottolineato il valore della sicurezza come fattore di competitività.Non esiste buon lavoro se non viene garantita la sicurezza dei luoghi dove il lavoro viene esercitato. La sicurezza sul lavoro è un valore etico, morale e imprenditoriale irrinunciabile. Ed è anche un forte fattore di competitività e non un costo per le aziende”.

Principi democratici e progresso economico si tengono tra loro uniti. Il miracolo economico italiano del secondo dopoguerra, alla cui realizzazione tanto contribuì la figura di Luigi Einaudi, che qui intendo ricordare, è figlio di un Paese che torna alla libertà, che rifiuta il dirigismo e il protezionismo, che riconosce il diritto di voto alle donne, e quindi allarga i diritti, che si fa promotore di un processo di integrazione tra le nazioni d’Europa”.

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